"Sistema per mantenere la giusta acqua nel suolo"

Leonardo Saputi, quattro generazioni di viticoltori: necessarie nuove tecniche, abbiamo abbassato la temperatura delle uve. Utile la pioggia della settimana scorsa

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"Negli ultimi anni le stagioni calde sono diventate piuttosto siccitose, con temperature elevate, pertanto è nostro dovere adattare all’andamento climatico e al progetto enologico tutte le operazioni colturali umane da effettuare nel vigneto". A parlare è il 39enne Leonardo Saputi, vignaiolo responsabile tecnico della Cantina Saputi di Colmurano (interamente certificata biologica). Lui si occupa sia della parte agronomica della conduzione del suolo e del vigneto, sia delle scelte enologiche della cantina; anche il fratello Andrea, 36enne, lavora in azienda. Una passione tramandata di padre in figlio: a dare il via, il bisnonno Angelo e il nonno Adriano, che nella metà degli anni Settanta costruì cantina e abitazione insieme progettando sette cisterne murate, peculiarità della struttura. Poi al timone è arrivato Alvaro (padre di Andrea e Leonardo e attuale titolare dell’azienda), che ha orientato la produzione all’alta qualità, con investimenti sui macchinari per i prodotti in bottiglia. Viticoltori da quattro generazioni, insomma. "Ora stiamo facendo degli investimenti per salvaguardare il contenuto d’acqua nel suolo – spiega Leonardo – e aumentare la resistenza del terreno alla siccità. Sono necessarie nuove tecniche e attrezzature per far fronte al cambiamento climatico, monitorando anche i bandi del Psr (programma di sviluppo rurale della Regione). Quest’anno ho introdotto anche un trattamento con caolino (una finissima polvere di roccia che ha la caratteristica di riflettere la luce del sole, una sorta di trattamento solare) con la funzione di abbassare la temperatura superficiale delle foglie e delle uve. Tra i progetti in cantiere, anche l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico esistente". Secondo Saputi, la vendemmia inizierà una settimana prima del solito, e non dovrebbero esserci cali significativi. "La primavera è partita con un mese di anticipo con pochissime precipitazioni – dice ancora Leonardo Saputi -, seguita da questa estate prevalentemente torrida con, fino a pochi giorni fa, assenza quasi totale di piogge. Fortunatamente, la scorsa settimana sono arrivati rovesci che hanno salvato la vendemmia (nel mio areale tra i 60 e i 100 millimetri d’acqua). La qualità, se non fosse stato per queste piogge, sarebbe stata seriamente compromessa. E invece per adesso l’uva è bella e gonfia, non disidratata. Si prospetta una buona vendemmia, non ottima, ma buona sì".

l. g.