ASTERIO TUBALDI
Cronaca

Sorelle morte e trovate dopo mesi a Recanati: “Assurdo dimenticarle così”

Recanati si interroga sulla scomparsa delle due sorelle Stortini, rimaste orfane da piccole. Ma l’autopsia conferma che sono decedute per cause naturali

Sorelle trovate morte dopo mesi: la tragedia della solitudine

Sorelle trovate morte dopo mesi: la tragedia della solitudine

Recanati (Macerata), 9 dicembre 2023 –  Era stato rinviato a oggi dell’esame autoptico delle due sorelle Stortini: Luisa Berenice, 69 anni, e Piermaria Luigia, 71 anni, trovate martedì pomeriggio morte da tempo, quasi mummificate, nella loro abitazione in corso Persiani a Recanati. Ad eseguire l’esame è stato il medico legale Antonio Tombolini, che ha confermato che il decesso è avvenuto per cause naturali e da alcuni mesi. Prima di dare l’autorizzazione alla sepoltura (anche se non è ancora stata fissata una data per i funerali), considerata la fine tragica delle due povere donne, infatti era importante il risultato di questo esame per escludere altre cause della morte. 

Le due sorelle sono state trovate in camera da letto, una adagiata sul pavimento, ai piedi del letto, e l’altra seduta su una sedia. Non c'è stata alcuna violenza ai loro danni. Ma chi erano le sorelle Stortini? A sentire i recanatesi, il medico curante, il parroco, quei pochi vicini di casa, i servizi sociali erano delle persone alquanto riservate, con scarsi rapporti sociali, quasi invisibili alla città intera, nascoste nella loro casa dalle persiane immancabilmente chiuse. Di loro solo qualche ricordo di chi le incontrava andare a fare la spesa a piedi con il carrellino in un supermercato lontano dal centro ("ho provato a proporre loro di riaccompagnarle a casa in macchina, ma hanno rifiutato" ricorda qualcuno).

Chi le ha frequentate in gioventù, prima che tagliassero i ponti con il mondo intero, racconta che, originarie di Macerata, erano rimaste orfane da piccole sotto la tutela di qualche parente a Recanati che poi si è dileguato. La città in questi giorni si è molto interrogata su come sia stato possibile per una comunità di poco più di 20mila abitanti perdere memoria delle due donne. A ricordarle è anche l’avvocato Mario Pinelli.

La tragedia delle Stortini – dice – è uno scandalo perché il Comune conosceva perfettamente la situazione delle due sorelle, basterebbe solo verificare la fitta e prolungata corrispondenza che le due sventurate hanno intrattenuto con l’Ufficio Tributi. Pensare ora che le due poverette giacevano già semi mummificate mi fa rabbrividire e, nel contempo, davvero infuriare". Le istituzioni, certo, dovrebbero essere più presenti, ma anche la comunità è assente. "In ogni luogo ognuno ha la propria vita, non vive il quartiere, non fa la spesa in bottega, non sta al fresco la sera in estate, non comunica con il vicino – sottolinea Anna Maria –. Non si conoscono neanche, non si sa chi abita di fronte a noi e anche se li conosci non c’è dialogo. Come faccio a sapere la vita che fa, se è vivo o è morto?". Qualcuno sottolinea il fatto che una simile tragedia sia successa non in una grande città, ma in un piccolo centro "dove la socialità dovrebbe essere più facile, quasi spontanea e direi necessaria". Infine l’amara considerazione di Patrizia: "Nei commenti c’è qualcuno che ha avuto modo di accorgersi che erano diffidenti, ma nessuno che si è accorto che erano morte da mesi. In pieno centro storico di una città come Recanati dove tutti sanno tutto di tutti. Bisogna avere il coraggio di essere una comunità, invece che una giungla di egoismi".