Spalmare le prestazioni per mantenere l’ambulatorio

Ferie e carenza di personale: Ribichini, direttore del Centeo Trasfusionale, propone per il Tao l’apertura durante la settimana e non più il lunedì

Migration

di Franco Veroli

"Noi vogliamo mantenere l’apertura dell’ambulatorio Tao (Terapia anticoagulante orale), con una sola variabile: spalmare l’accesso dei pazienti che ora vengono il lunedì negli altri giorni della settimana. E’ la sola possibilità che abbiamo per poter garantire – a turno – le ferie ai medici del reparto, senza mettere in crisi attività fondamentali e la necessaria disponibilità di sangue". Giovanni Ribichini, direttore del Centro Trasfusionale dell’Area Vasta 3 di Macerata, spiega così la proposta di cui discuterà domani con i vertici della sanità maceratese, alla luce del fatto – come accade in altri reparti – che i medici sono pochi, al di sotto di quelli previsti in organico. E non si trovano. Oltre a Ribichini, che è il primario, nel Centro di Macerata ce ne sono altri quattro: hanno fatto e fanno doppi turni, un consistente volume di prestazioni aggiuntive, sono stati sempre sul campo in questi due anni di pandemia rinunciando o differendo le ferie. Ora devono poter fruire di un giusto periodo di riposo. "E’ proprio questo il punto - spiega Ribichini -. Se un medico è legittimamente in ferie, ne restano tre. Di conseguenza, il lunedì, giorno in cui uno dei medici si sposta sul territorio per la raccolta di sangue, per garantire contestualmente il funzionamento del reparto e la copertura pomeridiana, non è possibile che sia aperto anche l’ambulatorio Tao. Ma i pazienti possono venire nei giorni successivi. Niente di grave, mi pare. Del resto, ritengo che fino a quando non aumenteranno gli accessi alle scuole di specializzazione dovremo comunque fare i conti con la carenza di medici per garantire un servizio fondamentale. E’ chiaro che in un contesto del genere un medico in più, anche solo per il periodo estivo, sarebbe prezioso". Soprattutto perché le note dolenti sono anche altre e riguardano, in particolare, la raccolta di sangue, rispetto alla quale Macerata mantiene il suo primato regionale, ma in una tendenza al calo che interessa tutte le Marche. "Rispetto allo stesso periodo del 2021, tra gennaio e maggio di quest’anno siamo sotto di 119 sacche di sangue e 174 di plasma, e sono in riduzione le scorte - evidenzia Ribichini -. Nell’Alto Maceratese, nell’area di Matelica e Camerino, a causa della mancanza di personale, la raccolta di sangue è ridotta al minimo. Se non andassimo sul territorio, ad esempio a Tolentino, che garantisce 30 sacche di sangue ad ogni uscita, potremmo andare incontro a serie difficoltà". Di tutto questo si discuterà domani in un incontro appositamente convocato dalla direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, per affrontare questa delicata situazione. Si deve anche tener conto del fatto che il Centro Trasfusionale di Macerata, oltre alle altre attività, ha un centro Tao (Terapia anticoagulante orale) a cui afferiscono circa 2mila persone con pregressi episodi trombotici, per sottoporsi all’apposito trattamento medico, ma recluta anche i donatori di midollo osseo ed è Centro regionale di riferimento per le diagnosi e trattamento dell’emofilia e difetti ereditari della coagulazione.