Macerata, studente ubriaco all'uscita di scuola

Il ragazzino, 14 anni, barcolla e cade a terra: portato al pronto soccorso. I poliziotti trovano una bottiglia di grappa nello zaino

La polizia è impegnata nei controlli fuori dagli istituti nell’operazione 'Scuole sicure'

La polizia è impegnata nei controlli fuori dagli istituti nell’operazione 'Scuole sicure'

Macerata, 11 dicembre 2019 - Un 14enne è stato trovato all’uscita di scuola ubriaco fradicio, con una bottiglia di grappa nello zaino, barcollante e al limite del coma etilico. A notarlo e a soccorrerlo sono stati gli agenti della Volante con la Squadra mobile, durante i controlli di «Scuole sicure». Martedì mattina la polizia ha fatto un monitoraggio nella zona degli istituti superiori, tra la fermata dei pullman e le varie scuole. Poco prima delle 8, gli agenti hanno notato alcuni traffici loschi da parte di un gruppo di studenti. I ragazzi, alla vista delle pattuglie, si sono allontanati, ma su di loro saranno svolti accertamenti.  

Intorno alle 13, invece, gli agenti della Volante hanno visto, davanti a un istituto superiore, un ragazzino che barcollava: era in condizioni così precarie che a un certo punto è caduto a terra. Mentre due compagni lo aiutavano a rialzarsi, sono arrivati i poliziotti. Il ragazzo ha tentato di svicolare, senza riuscirci, essendo in condizioni pietose. Ha iniziato allora a inveire contro la pattuglia, con frasi sconnesse in italiano e in un’altra lingua sconosciuta. I poliziotti non hanno messo molto a capire che aveva bevuto, e controllando lo zaino hanno avuto la conferma dei sospetti: c’era una bottiglia di grappa, che il ragazzo ha detto di aver bevuto con alcuni compagni. Il fatto è stato poi confermato da altri studenti. Lo studente era ridotto uno straccio: la polizia ha dovuto chiamare l’ambulanza e farlo portare al pronto soccorso, prima che la situazione per lui degenerasse in un coma etilico. Sul 14enne sono stati fatti gli esami per capire se abbia assunto altre sostanze. La pattuglia ha anche allertato il padre del ragazzo, informandolo dell’accaduto. I soccorsi al giovane sono stati pressoché immediati, anche grazie al potenziamento dell’attività di vigilanza e controllo messa in campo nei pressi delle scuole contro la diffusione delle droghe, come fortemente voluto dal questore Antonio Pignataro. Ogni giorno infatti, sia durante l’orario di ingresso che di uscita degli studenti, agenti in divisa e in borghese, a volte anche con i cani antidroga, svolgono servizi mirati contro lo spaccio.  

«Le forze di polizia faranno controlli continui – ha ripetuto il questore –, ma chiediamo anche la collaborazione, che già c’è, degli istituti scolastici, così che con le altre istituzioni possiamo fare da testuggine ed eliminare qualsiasi elemento che possa danneggiare le giovani generazioni. A volte chiediamo l’intervento delle famiglie, ma a volte le famiglie non ci sono: questa però non può essere una scusa, perché occorre che le istituzioni si facciano carico di intervenire assistendo questi ragazzi. Tutti devono fare la propria parte».