Su il sipario al teatro Persiani Prima serata con Sabina Guzzanti

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Il teatro Persiani di Recanati torna ad aprire le sue porte a una nuova stagione di spettacolo dal vivo, promossa dal Comune con l’Amat e realizzata con il contributo della Regione e del MiC. L’apertura di stagione sarà l’8 novembre con la prima nazionale di "Le verdi colline dell’Africa", una residenza di allestimento che vede Sabina Guzzanti in scena con Giorgio Tirabassi. Ancora una residenza, questa volta di riallestimento, con un maestro della scena come Gabriele Lavia, in veste di traduttore del testo, adattatore, regista e interprete accanto a Lorenzo Terenzi, che ritorna il 26 novembre con l’opera di Dostoevskij "Il sogno di un uomo ridicolo". Monica Casadei, coreografa emiliana, presenta il 15 dicembre "II barbiere di Siviglia", uno spettacolo immaginato come un "balletto d’azione" con il corpo creativo di Artemis Danza sulle musiche di Gioachino Rossini e le elaborazioni musicali del compositore Luca Vianini. La ciliegina sulla torta in scena il 22 gennaio è una commedia divertente sulla famiglia e le sue innumerevoli dinamiche. Ne sono interpreti Edy Angelillo, Blas Roca Rey, Milena Miconi e Adelmo Fabo, diretti da Diego Ruiz. Il 27 febbraio il cantautore Elio canta e recita Enzo Jannacci in "Ci vuole orecchio": sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, assieme a Elio ci saranno cinque musicisti. "La vita davanti a sé" di Romain Gary – a Recanati il 7 marzo – è la storia di Momò, bimbo arabo di 10 anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, nel ruolo del protagonista e del regista Silvio Orlando. La stagione finisce il 19 aprile con "Le ferite del vento" di Juan Carlos Rubio, con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto, regia di Alessio Pizzech. Per il rinnovo degli abbonamenti c’è tempo sino al 20 ottobre. I costi sono invariati: abbonamenti da 65 a 160 euro e biglietti da 10 a 25 euro.

Antonio Tubaldi