Tagliata un’altra classe, la rabbia dei genitori

Dopo Sforzacosta, tocca a Villa Potenza: sacrificata una sezione alla materna. Il comitato: due gruppi da 25 bambini con quattro disabili

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di Chiara Sentimenti

Una classe in meno anche alla scuola materna di Villa Potenza. Dopo la "Natali" di Sforzacosta, la scure dei tagli sulla base del numero degli iscritti si è imposta anche alla "Anna Frank" dove, dal prossimo anno scolastico, saranno formate due classi (e non più tre) con 25 alunni ciascuna, di cui una con quattro bambini anticipatari e un disabile grave e l’altra con tre disabili gravi.

Ma i genitori non ci stanno e hanno già chiesto due incontri al provveditore Roberto Vespasiani e altri sono pronti a chiederne per evitare che i bambini possano avere un trattamento diverso da quello previsto in altre realtà. "La scuola dell’infanzia si troverà per il prossimo anno scolastico con una sezione in meno e, quindi, con un docente che perderà il posto – spiega il comitato dei genitori –. Vorremmo porre l’accento sulla discontinuità didattica che coinvolgerà i nostri figli, i primi ad esserne penalizzati e sul fatto che 50 bambini, di cui quattro con certificazione handicap, si troveranno suddivisi in due sezioni".

Le famiglie non vogliono aprire "una battaglia tra poveri" perché consapevoli che il taglio delle classi riguarda anche altri istituti, ma si chiedono "perché non venga rispettato il decreto del presidente della Repubblica del 2009, in cui si prevede che le sezioni delle scuole dell’infanzia sono costituite da un numero di bambini non inferiore a 18 e non superiore a 26, salvo quando ci sono alunni con disabilità per cui si può arrivare a un massimo di venti alunni". E, a Villa Potenza, con la previsione di 25 bambini per classe già si supera ampiamente il limite di venti.

"Inoltre – aggiunge il comitato dei genitori – il ministro dell’Istruzione in questi mesi ha sempre espresso garanzie sul mantenimento dello stesso organico dell’anno precedente, nonostante la diminuzione della popolazione scolastica. Il calo demografico non ha interessato il nostro plesso, dove a fronte di uno stesso numero di alunni iscritti tra il corrente e il prossimo anno scolastico, si evidenzia invece un alunno portatore di disabilità in più".

I genitori, finora, hanno trovato un orecchio attento nel provveditore Vespasiani, che li ha ricevuti due volte e ha prospettato loro la possibilità che, a giugno, se resteranno dei fondi l’ufficio scolastico potrebbe provvedere a formare nuove classi. Ma il rischio di arrivare a giugno e trovarsi, comunque, con un pugno di mosche in mano, ha fatto mobilitare le famiglie. "Per ora siamo fermi al dialogo, ma siamo pronti a tutto per dare ai nostri figli le stesse possibilità previste in altre scuole – concludono –. A questa terza classe ci teniamo particolarmente e non è possibile pensare che quando si deve tagliare lo si debba fare sempre sulla pelle dei nostri figli".