Tentato omicidio, Pintucci chiede di tornare in libertà

L’avvocato del 47enne recanatese ha fatto ricorso al tribunale del riesame. I fatti risalgono al 30 luglio, l’uomo è accusato di aver accoltellato un ragazzo

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di Paola Pagnanelli

Chiede di tornare in libertà Omar Pintucci, il 47enne recanatese in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Per lui, l’avvocato Donato Attanasio ha fatto ricorso al tribunale del riesame, e l’udienza è stata fissata al 9 settembre. L’uomo è finito nei guai per quanto avvenuto nella notte di sabato 30 luglio. Quella sera, alcuni ragazzi stavano festeggiando in un bar Mirò, in centro, la fine delle lezioni. Ma intorno all’una, Pintucci sarebbe sceso in strada da casa sua dicendo che non potevano stare lì e che lo stavano disturbando. La comitiva si sarebbe allontanata, ma lui avrebbe inseguito alcuni di loro in vicolo Alemanni, poi avrebbe estratto un coltello e avrebbe assalito un ragazzo, colpendolo al costato, alla schiena e poi al fianco destro. Per fortuna, sia gli amici sia il titolare del bar erano subito intervenuti senza esitazioni in difesa del giovane preso di mira, bloccando il recanatese e disarmandolo, e chiamando subito i soccorsi per il ferito, un 22enne italiano di origini marocchine. Per fortuna il ragazzo, che era stato ricoverato d’urgenza ad Ancona, si sta rimettendo dalle lesioni riportate un mese fa. Pintucci invece è ancora detenuto in carcere a Montacuto, come chiesto dal procuratore di Macerata Claudio Rastrelli alla luce delle testimonianze raccolte dai carabinieri sui fatti di quella notte. Nell’udienza di convalida dell’arresto, il 47enne si era avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari. Ma a quanto sembra sull’accaduto l’uomo avrebbe una versione diversa che – se dimostrata – potrebbe ridimensionare le sue responsabilità in merito alla aggressione violenta. Dopo un mese di detenzione, in ogni caso, l’avvocato difensore Donato Attanasio ha chiesto al tribunale del riesame di rimettere in libertà l’indagati o, almeno, di concedergli di lasciare il carcere per andare agli arresti domiciliari, anche in considerazione del fatto che Pintucci non ha alcun precedente penale. Il tribunale di Ancona ha fissato l’udienza al 9 settembre, per esaminare il caso e decidere come procedere nei confronti del recanatese.