Tolentino, folla per la riapertura della Basilica di San Nicola

E' nuovamente accessibile dopo i lavori per i danni del terremoto

Folla a Tolentino per la riapertura della Basilica di San Nicola

Folla a Tolentino per la riapertura della Basilica di San Nicola

Tolentino (Macerata), 16 dicembre 2018 – Folla per la riapertura della Basilica di San Nicola. In molti sono arrivati anche da fuori regione per partecipare in maniera commossa e devota alla semplice ma toccante cerimonia. I lavori di messa in sicurezza hanno consentito di rendere nuovamente accessibili, dopo un controllo accurato del soffitto a cassettoni e dopo il montaggio di una rete di protezione, la navata centrale, la Cappella delle Sante Braccia dove è stato sistemato il corpo del Santo e il Cappellone trecentesco i cui preziosi affreschi sono in parte visibili. E’stata infatti rimossa l’impalcatura più bassa che consente la visione della fascia che narra la vita e i miracoli di San Nicola.

Prima della messa solenne il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha sottolineato il grande impegno profuso assieme alla Comunità Agostiniana e al vescovo, oltre che con i diversi commissari per il sisma, per giungere alla messa in sicurezza di parte degli ambienti che hanno consentito di riaprire la Basilica. Padre Luciano De Michieli, priore provinciale degli Agostiniani d’Italia ha sottolineato la grande importanza che San Nicola, essendo tutto il complesso un luogo particolarmente significativo, sia a livello cristiano che culturale e turistico. “Questa riapertura – ha detto – è anche un nuovo inizio per ricostruire le nostre comunità tanto provate dal terremoto”.

Particolarmente emozionato Giustino Casciano padre priore della Comunità Agostiniana di Tolentino che ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato con grande impegno e professionalità, rispettando il crono programma dei lavori e consentendo di rendere nuovamente accessibili i luoghi di culto più importanti. Nel corso della santa messa, accompagnata dalla Schola Cantorum “G. Bezzi” della Basilica di San Nicola, monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia ha illustrato con dovizia di particolari la pala in legno “Lo sposalizio mistico di Santa Caterina tra i Santi Agostino, Nicola e Apollonia” a cui sono stati nuovamente affiancati “L’Eterno” in cornice cuspidata e “La deposizione” i quali facevano parte di un’unica opera dipinta tra il 1518 e il 1525 e attribuita a Marchisiano di Giorgio, un pittore tolentinate di origine slava recentemente riscoperto da Giorgio Semmoloni. La parte centrale della grande “cona” è stata rinvenuta, qualche anno fa, nei depositi della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma. L’opera, dalla metà del cinquecento, era la pala posizionata nel presbiterio, proprio dietro l’altare e quindi, dopo molti secoli, seppur incompleta, torna nella navata centrale della basilica.