Tolentino (Macerata), 19 luglio 2016 – Fu omicidio volontario quello avvenuto in caserma a Foligno il 16 maggio 2015. Il gup di Spoleto ha condannato a 20 anni di reclusione Emanuele Armeni, l’appuntato dei carabinieri accusato di avere ucciso con un colpo di M12 il collega Emanuele Lucentini nel cortile della caserma di Foligno.
Il processo si è svolto con il rito abbreviato.
Il procuratore Alessandro Cannevale aveva chiesto una condanna a 30 anni, ma il giudice ha escluso l’aggravante della premeditazione nel delitto. Armeni, accusato di omicidio volontario, è detenuto nel carcere di Terni.
Ha sempre negato di avere voluto uccidere il collega, sostenendo che il colpo partì accidentalmente. L’appuntato scelto Emanuele Lucentini, 50 anni, originario di Tolentino e residente a Spello, era stato raggiunto alla nuca da un colpo partito al cambio turno dalla mitraglietta del collega con cui aveva fatto il turno di notte. E proprio l’altro militare, l’appuntato scelto Armeni, era stato poi arrestato un paio di mesi dopo.