"Tremila voti di vantaggio, noi parliamo di progetti"

Ciarapica verso il secondo round: lo affrontiamo con fiducia e lavoro di gruppo "Non sottovalutiamo nessuno, ma è ancora prematuro parlare di strategie"

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di Giuliano Forani

Domenica, s’è fatta notte in attesa dei risultati finali del voto e delle preferenze, ieri mattina di nuovo al lavoro e consulto con gli alleati, in vista del ballottaggio che opporrà il sindaco uscente, Fabrizio Ciarapica, alla candidata a sindaco del centrosinistra, Mirella Paglialunga. Ieri, non sono mancati neanche i gesti di galanteria da parte di Ciarapica. "Mi sono complimentato con Vinicio Morgoni, Paolo Squadroni e Alessandra Contigiani – dice –, per la loro correttezza e lealtà. Le assicuro che non abbiamo parlato di altro". Neanche delle indicazioni che daranno ai loro elettori in occasione del ballottaggio?

"No, non è ancora il momento, vedremo nei prossimi giorni. Oggi (ieri, ndr) ci siamo visti con i rappresentanti delle liste che hanno sostenuto la mia candidatura, abbiamo preso atto della fiducia che i cittadini ci hanno concesso grazie al lavoro svolto da tutti, ci siamo ripromessi a breve di studiare le strategie in vista del ballottaggio". Con Silvia Squadroni e Mirella Paglialunga si è complimentato?

"No, né loro lo hanno fatto con me, anzi. Mi ha meravigliato la Paglialunga per le dichiarazioni con le quali si dice stupefatta dei tanti voti che i cittadini hanno dato a me e al centrodestra. Al posto suo, mi sarei piuttosto meravigliato del motivo per cui il Pd, che l’ha proposta e sostenuta a Civitanova, è precipitato al 12 per cento. Mi hanno sorpreso anche le sue dichiarazioni circa il nostro presunto disimpegno nei riguardi della città alta. Ma dov’è stata fino a oggi la Paglialunga? E crede forse che il plebiscito col quale ci ha gratificato sia frutto del disimpegno? Credo che una riflessione debba essere fatta sui numeri e sulle percentuali: tra me e lei ci sono tremila voti di differenza, e forse questo non è un caso. Il centrodestra è passato dal 35 per cento del 2017 a quasi il 47 per cento del 2022. Si meraviglia? Lo faccia sui motivi per cui il centrosinistra sta franando". Secondo lei perché?

"Perché noi parliamo di progetti e di sviluppo, mentre al centrosinistra interessa solo cancellare quel che programmano gli altri. Così è stato in passato per il cavalcavia, l’Università, l’ascensore della città alta, il sottopassaggio di via Einaudi e altro, mentre oggi parla di cancellare anche il progetto del varco sul mare per cominciare tutto daccapo. A noi interessa di dare impulso alle opere che il Coronavirus ha ritardato, al centrosinistra interessa di revocare e la politica del dire. Rifletta su questo, Mirella Paglialunga, e rispetti poi il voto degli elettori". Il 26 giugno ci sarà con lei il testa a testa, non ci saranno liste e candidati a tirare la volata, sarà il giorno della verità.

"Lo affrontiamo con fiducia e un meticoloso lavoro di gruppo. Non sottovalutiamo nessuno, la parola passa ai cittadini".

Di Silvia Squadroni non dice niente?

"E che debbo dire? Lo hanno già fatto gli elettori nelle urne".

Se la sente di fare previsioni sul ballottaggio del 26 giugno?

"Non ne faccio per principio, saranno i cittadini a decidere. Se sceglieranno me o la Paglialunga, glielo dirò poi il 27 giugno".