Tribunale, due giorni di sciopero per gli avvocati penalisti "Serve una Var del processo"

Jacopo Allegri (presidente della Camera penale): "C’è bisogno di garanzie"

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Penalisti in sciopero, ieri e oggi. La protesta riguarda la richiesta di maggiori garanzie nell’istruttoria, "con una sorta di Var del processo", spiega l’avvocato Jacopo Allegri, presidente della Camera penale maceratese. Ieri mattina, nell’aula Iacoboni del tribunale, ne hanno discusso con l’avvocato Allegri anche il presidente della Camera penale di Fermo Andrea Albanesi, il giudice Federico Simonelli e alcuni penalisti. "Fino al 2019, se cambiava il giudice nel corso del dibattimento, la difesa aveva il diritto di chiedere che il nuovo magistrato ascoltasse i testimoni già sentiti dal suo predecessore. Dal 2019 invece, con la sentenza Bajrami le sezioni unite della Cassazione hanno stabilito che è l’avvocato che deve chiedere la rinnovazione della prova, spiegando i motivi per cui sia necessaria, e il giudice può respingere l’istanza con una decisione insindacabile. Nei grandi tribunali, questo ha dato il via a una prassi degenerativa, e un processo può essere trattato dall’apertura alla sentenza da tre giudici diversi". Contro questa prassi, la Camera penale ha indetto lo sciopero nazionale a cui ha aderito anche Macerata. "La riforma Cartabia – prosegue l’avvocato Allegri – prevede un freno a questo sistema, imponendo la videoregistrazione delle udienze. Con la videoregistrazione, se cambia il giudice il rinnovamento dell’istruttoria è rimesso alla scelta del nuovo magistrato; se invece manca la videoregistrazione, la difesa ha diritto di richiamare i testimoni di fronte al nuovo magistrato. Ma dovrebbe essere prevista obbligatoriamente un’udienza in cui, prima di emettere la sentenza, il giudice riveda i filmati delle udienze a cui non ha partecipato. A questa udienza, che io chiamo la Var del processo, dovrebbero partecipare le parti, così che ognuno possa indicare le parti salienti dell’istruttoria". Magistrati e avvocati hanno comunque condiviso un punto: l’istruttoria concentrata, con un’udienza per testimoni e sentenza, sarebbe la soluzione migliore per tutti.