Un tuffo nel passato con ’Marchestorie’

Si torna alle origini, quando la città si chiamava ’Montolmo’: spettacoli, racconti e tradizioni

Migration

di Diego Pierluigi

Un tuffo nel passato tra "storie di avventurieri, santi e imperatori" alla scoperta delle "Memorie di Montolmo", ovvero l’antico nome di Corridonia che tornerà protagonista nella tre giorni (9, 10 e 11) di "Marchestorie", il festival promosso dalla Regione per riportare alla luce racconti e tradizioni dei borghi marchigiani. Le vie del centro storico saranno catapultate nelle affascinanti atmosfere medievali dove sarà inserita, oltre a visite guidate e conferenze, una performance teatrale che si terrà ogni sera in piazza Corridoni, curata dalla Compagnia della Marca. Uno spettacolo unico, scritto da Roberto Rossetti, appositamente per il festival dal titolo "La caduta di Montolmo, cenere del passato presente". Un viaggio che sarà declinato inoltre sotto il profilo culinario, al centro sociale "Monsignor Raffele Vita" aprirà (per due cene e un pranzo) la Taverna dei Terzieri, dove verranno propositi tre menù tipici della storia cittadina: Montolmo 1450, Pausula 1851 e Corridonia 1931, presentati dal cuoco Silvano Scalzini, noto gestore del "Picciolo di Rame".

"Corridonia torna a calcare un palcoscenico importante e questa iniziativa è un primo passo che ci consentirà di inserirci in circuiti culturali che vanno oltre i nostri confini – ha affermato il sindaco Giuliana Giampaoli –. In più, ci può assicurare una crescita dell’offerta turistica e sono pienamente soddisfatta nel vedere consolidarsi il legame tra le diverse realtà del territorio". Tante, infatti, sono le associazioni locali ad avere aderito, a partire dalla "Contesa della Margutta", impegnate nell’organizzazione. "Siamo convinti che la valorizzazione turistica debba passare da una sinergia tra gli enti coinvolti – ha precisato Massimo Cesca, assessore alla Cultura e turismo –. Tutto ciò che ci consentirà un lavoro di rete sarà portato avanti dall’amministrazione". Dello stesso avviso l’assessore alle Politiche giovanili e attività commerciali Gemma Acciarresi: "L’evento è stato accolto con grande entusiasmo dai commercianti e sarà anche un modo per far conoscere ai giovani tradizioni, miti e usanze a volte sconosciute". Ad entrare nel dettaglio del programma, che prevede tutti i giorni in piazza del Popolo (alle 20) una rievocazione storica dell’antico borgo, con botteghe di arti e campi d’armi denominata "Le Fiere di Montolmo", è stata la consigliera Catia Luciani: "Saranno aperti i luoghi culturali, più la domenica una passeggiata naturalistica dal centro fino a San Claudio. L’obiettivo è appassionarci alla nostra storia e invogliare chi viene ad innamorarsene". Perché le radici per tramandarle serve raccontarle.