Una famiglia siriana accolta dalla città Alta

L’associazione ’Sentinelle del Mattino’ ha trovato casa a moglie, marito e due figli. Scuola, lingua e lavoro: garantita l’integrazione

Migration

di Lorena Cellini

Una famiglia siriana adottata dalla città Alta. E’ il risultato di una iniziativa portata avanti dall’associazione di promozione sociale Sentinelle del Mattino che ha aderito a un progetto di corridoi umanitari promosso dal 2015 dalla Comunità di Sant’Egidio in accordo con i ministeri degli Esteri e degli Interni. In questo contesto hanno potuto accogliere la famiglia di Maram e Yamen Al Farah, moglie e marito, e i loro due bimbi di cinque e tre anni.

Nel 2016 sono scappati dalla guerra che travaglia la loro terra e dalla loro città, Homs. Poi, cinque anni nei campi profughi del Libano e oggi l’Italia e Civitanova, dove sono arrivati l’8 giugno scorso con lo status di rifugiati. Prima è stata trovata una casa, messa a disposizione da una famiglia della città Alta, poi l’ingresso nella scuola per i bambini, che frequentano la materna Francesca Morvillo, e infini le lezioni di italiano, con gli accompagnatori che affiancano Maram e Yamen, ancora in difficoltà con la lingua italiana, a fare la spesa e ad aiutarli in tutte quelle incombenze quotidiane in cui non sono ancora autonomi.

E in tutto questo c’è anche un percorso per l’inserimento nel mondo del lavoro, con Yamen che può vantare le competenze di fabbro, attività che svolgeva in Siria. Il progetto dura dai 18 ai 24 mesi e alla fine svilupperà un budget a disposizione di circa 20.000 euro che l’associazione è riuscita a raggiungere grazie alla generosità di privati e di enti come la fondazione Carima e grazie all’organizzazione di iniziative che hanno consentito la raccolta di fondi che vengono gestiti con la rendicontazione di tutte le spese.

"Siamo molto grati a tutti. Qui in Italia abbiamo cominciato una nuova vita e il nostro desiderio è restare a Civitanova. Ora purtroppo in Siria ci sono solo le bombe", raccontano Yamen e Maram. Ieri mattina la loro esperienza è stata presentata al bar del Teatro di Civitanova Alta. Erano presenti anche la famiglia di Al Farah e la sorella di Maram, che fa parte di un altro progetto di accoglienza. Tutti circondati dai volontari e dai membri dell’associazione delle ‘Sentinelle del Mattino’, ovvero Giorgio Barbatelli, Antonella Citarella, Maurizio Gobbi, Maria Mori, Elisabetta Cesari, Mauro Cimini e Romualdo Sancricca.

Presenti all’iniziativa anche Francesco Sabatucci, vice presidente della fondazione Carima, che ha partecipato con un contributo economico ai costi del progetto, e per il Comune l’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi. Di questa iniziativa di accoglienza, e del percorso di inserimento fino all’integrazione con la comunità locale e all’autonomia, si parlerà anche mercoledì 28 dicembre (alle 17) nella palazzina del Lido Cluana in un incontro con la cittadinanza e con altri siriani rifugiati in Italia.

Per offerte e adesioni è possibile mettersi in contatto con i promotori attraverso la mail corridoiumanitari@sentinelledelmattino.eu.