Una mostra per fare memoria Taglio del nastro a Palazzo Ricci per "Quattro nel Novecento"

Viaggio negli anni ’20 e ’30 con cinquanta opere raccolte dal prof Cresti

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"Con questo progetto ho voluto fare memoria. Viviamo in un tempo che informa ma non forma e la memoria, invece, è formativa perché quando ricordo, rifletto e quando rifletto interiorizzo le cose che ho di fronte a me. Ecco perché l’idea di questa mostra è far vedere degli oggetti che facciano memoria". Il professor Roberto Cresti racconta così la mostra "Quattro nel Novecento", il progetto che ha curato e che da ieri è visitabile nelle sale di Palazzo Ricci. Inaugurata dalla presidente della Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti, dal vescovo Nazzareno Marconi e dai sindaci di Macerata e Petriolo, Sandro Parcaroli e Matteo Santinelli, la mostra ricostruisce il clima culturale degli anni Venti e Trenta del XX secolo attraverso le opere di Primo Conti, Francesco Messina, Betto Tesei e Diego De Minicis. Un viaggio in 50 opere tra dipinti e sculture, arricchito da elementi di costume che contribuiscono a rendere tangibile l’atmosfera di quegli anni, nonché da una colonna sonora d’eccezione firmata da un grande maceratese come Lino Liviabella. "Si tratta di un appuntamento molto importante per tutta la città, perché questa mostra è una vera chicca d’eccellenza – ha detto la presidente Del Balzo –. Quatto grandi artisti, tra cui Primo Conti e Francesco Messina che con le loro opere già fanno parte del patrimonio di Palazzo Ricci e hanno aperto gli spazi espositivi ad altri due grandi artisti del territorio, Betto Tesei, pittore jesino e Diego De Minicis, scultore, che ha avuto i natali a Petriolo. Questa mostra ha un leitmotiv importante: soddisfa ogni tipo di esigenza". La mostra resterà aperta fino ad ottobre, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 19, domenica e festivi, dalle 10 alle 13, e dalle 16 alle 19.