Una volontaria del canile: "Diminuiti gli abbandoni, ma pure le adozioni"

Oltre 200 gli ospiti al rifugio "Sono sempre più frequent le rinunce di proprietà"

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Scende il numero di ingressi in canile, a Tolentino. "E’ un dato molto positivo", commenta una delle volontarie, Carmela Ristoro. Il rifugio per cani randagi Monti Azzurri, dell’unione montana omonima e gestito dalla cooperativa Skylos, con sede in località Rotondo, nel 2021 ha registrato 90 ingressi, mentre quest’anno, finora, 44. "E’ una buona notizia – prosegue Carmela –, perché di conseguenza sono diminuiti gli abbandoni. Di contro, però, vediamo che sono scese anche le adozioni". Se nel 2021 se ne contavano 76, ad oggi sono 39. In totale gli amici a quattro zampe al rifugio sono 204. "Il fatto che siano diminuite anche le adozioni – precisa – è legato al fatto che abbiamo molti maremmani (cani di taglia grande, per cui è più difficile trovare una casa con spazi idonei) e cani anziani. Inoltre puntiamo alle adozioni consapevoli: quando qualcuno viene da noi con l’intenzione di portarsi a casa un cane, gli facciamo mille domande. E’ normale che sia così perché prendere un cane dal canile non significa prendere uno scarto o una seconda scelta, anzi. E’ necessario quindi un colloquio con l’adottante, una visita a casa per capire come sarà gestito e un periodo di pre-avviso. Non vogliamo sapere il 740, ma solo essere certe che il cagnolino finirà in buone mani. Sebbene in generale il canile non sia un’oasi felice, se esce da qui comunque deve essergli garantita una vita migliore. Stanno infatti diventando più frequenti, purtroppo, le rinunce di proprietà degli animali iscritti all’anagrafe canina, anche per motivazioni non tanto serie".

La Ristoro evidenzia anche un altro aspetto. "Ogni giorno sui social – afferma – viene pubblicato dai cittadini il bollettino dei cani che vedono in giro per la città. Da una parte può essere utile per chi ha perso il cane. Dall’altra, però, scatta subito l’allarme per l’accalappiacani. Quindi l’ideale sarebbe che i proprietari controllassero di più i loro animali, le recinzioni, per evitare storie non a lieto fine. Anche perché in caso di maltempo o durante il periodo di caccia può capitare che i cani fuggano per paura. Quindi bisognerebbe fare più attenzione, sia nelle segnalazioni che nella cura del proprio pelosetto". Infine un ultimo appello. Sono sei le volontarie fisse in campo: Carmela, Maria Luisa Grande, Marisa Ventura, Natalia Bertini, Luana Piriti e Mirea Manno. "Nuovi arrivi possono essere di grande aiuto", conclude Carmela invitando chi fosse interessato a farsi avanti.

Lucia Gentili