FRANCO VEROLI
Cronaca

"Valpotenza, il futuro non è in una strada"

Comitato contro il progetto della Provincia: "Alto impatto ambientale, si proceda in modo più partecipato". Domani incontro con le istituzioni

"Valpotenza, il futuro non è in una strada"

di Franco Veroli

"Il futuro è in una valle, non in una strada". Rodolfo Mogetta, di Recanati, è uno dei quattro coordinatori del Comitato spontaneo della bassa valle del Potenza che, oltre a quelli della città leopardiana, aggrega cittadini di Montecassiano (Paolo Monti), Montelupone (Luca Giustozzi) e Potenza Picena (Lucio Mannocchi), ha uno scopo specifico: salvaguardare la valle del Potenza, una "valle da vivere". Proprio per questo è netta la presa di posizione contro la realizzazione della nuova strada – più volte annunciata dalla Provincia - che da Villa Potenza a Porto Recanati colleghi Macerata al mare. Di questo – e non solo – si parlerà domani sera, alle 21, nella sala conferenze del ristorante Moretti di Montelupone. Un appuntamento a cui è prevista la partecipazione dei sindaci dei quattro comuni richiamati, ma anche del vice presidente della Provincia, Luca Buldorini, rappresentanti della Regione, delle associazioni di categoria, esperti di gestione del territorio. "Il nostro non è un comitato del No – precisa subito Mogetta – Quella di adeguare la viabilità della valle del Potenza è una esigenza reale, nessuno nega che vi siano delle criticità. Ma la risposta non è quella di realizzare una nuova strada ad alto impatto ambientale, come quella annunciata nel convegno al Lauro Rossi di Macerata lo scorso 30 gennaio. Si può procedere in modo diverso e più partecipato". Secondo il Comitato bisogna evitare un inutile nuovo consumo di territorio e un prevedibile spreco di risorse, tanto più che il traffico veicolare è stabile o addirittura in diminuzione. "La messa in sicurezza della viabilità si può fare ampliando le strade esistenti, riducendo i passi di intersezione sulla strada attuale che dal cavalcavia autostradale si collega con Macerata attraverso nuove vie parallele (in parte già presenti), realizzando nuovi by-pass nei punti critici o valorizzando quelli già esistenti e creando nuove rotatorie", sottolinea Mogetta. Spontaneamente molti abitanti del territorio si sono attivati per tutelare quella che considerano una valle unica e preziosa per il suo equilibrio prezioso e raro raggiunto, una "valle da vivere", come si legge nel logo del Comitato. "E’ la valle nel suo insieme a rappresentare il vero valore socio economico frutto dell’equilibrio tra industria, artigianato, agricoltura, commercio, paesaggio, turismo, storia, architettura e poesia", prosegue Mogetta. "Non possiamo correre il rischio che un patrimonio del genere possa andare distrutto – conclude – Proprio per questo la messa in sicurezza della viabilità attuale va pensata nell’ambito di un progetto intercomunale capace di programmare un futuro sostenibile". Non a caso quello di domani sera è un "incontro pubblico sulle prospettive della bassa Valpotenza".