
Nessun documento ufficiale sulla modifica a Piane Chienti.
"Varianti urbanistiche pensate e votate senza dati certi, né contrattazioni trasparenti o incontri pubblici". Il movimento Dipende Da Noi, in merito alla modifica al Prg nella zona Piane Chienti (trasformazione dei capannoni industriali in spazi per il commercio all’ingrosso) per la quale ha espresso voto contrario, critica la scelta "nel metodo e nel merito".
La consigliera Elisabetta Giorgini sottolinea di "avere chiesto, prima del consiglio comunale, gli atti all’assessore Belletti, riguardo alla motivazione principale riportata nella delibera, ovvero la segnalazione di associazioni di categoria e imprenditori in relazione alla necessità di rendere quell’area disponibile anche a uso del commercio all’ingrosso per un massimo del 50%".
E rivela come l’ufficio tecnico abbia risposto "che le segnalazioni ricevute da parte di imprenditori e associazioni di categoria sono frutto di incontri informali tra gli operatori interessati e l’amministrazione, senza essere oggetto di relazioni o verbalizzazioni".
"Quindi – sostiene – l’ascolto di esigenze di singoli a noi non è sembrato essere una sufficiente motivazione per permettere una scelta ponderata. Inoltre, la variante ci interroga anche sulla sua necessità visto che di edifici destinati al commercio all’ingrosso ce ne sono tanti sfitti".
Per Gorgini "il pano regolatore non può essere stravolto, come questa amministrazione tenta di fare ogni volta, senza dati concreti, richieste ufficiali, studi sul settore o incontri con le associazioni di categoria. Un cambiamento del genere andrebbe rivalutato attraverso un’analisi approfondita e ben motivata".
Quindi la proposta all’amministrazione "di rimettere mano al Prg per rispondere correttamente alle nuove esigenze della città, anche in vista dei cambiamenti climatici e delle regole per una reale transizione ecologica".