Zona rossa Macerata: il capoluogo rischia

Anche Treia e Morrovalle sotto la lente della Regione, Acquaroli pronto a firmare un’ordinanza con la stretta. Le regole: i negozi restano aperti, ma può entrare solo una persona. Stop agli spostamenti non essenziali

Acquaroli è pronto a firmare una nuova ordinanza per creare microzone rosse

Acquaroli è pronto a firmare una nuova ordinanza per creare microzone rosse

Macerata, 18 aprile 2021 - La possibilità di tornare in zona gialla dal 26 aprile è una prospettiva che ha dato una sferzata di ottimismo a tanti cittadini e, soprattutto a molti commercianti come quelli della ristorazione che, finalmente potranno tornare a riaprire con servizio al tavolo, ma solo nei luoghi all’aperto. Un traguardo agognato, ma su cui pesa la valutazione dei dati epidemiologici che verrà fatta domani. La Regione, infatti come aveva annunciato, è pronta alla stretta con l’immediato passaggio in zona rossa per tutti i Comuni che supereranno la soglia limite imposta dal governo dei 250 casi ogni 100mila abitanti (anche se per i nostri piccoli Comuni è più immediato parlare di 25 casi ogni 10mila abitanti). E, nella nostra provincia, sono tre i Comuni a rischio: Macerata, Treia e Morrovalle. Partendo dal capoluogo, infatti, nonostante ieri i casi siano leggermente diminuiti, venerdì il limite era stato ampiamente superato, con una soglia che si attestava tra i 280-290 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti (28-29 casi ogni 10mila). Secondo il Servizio sanitario della Regione, ieri il totale dei positivi registrati in città erano 285 (e 472 le persone in quarantena), in calo rispetto al giorno prima quando i positivi erano stati 297. Per tutta la settimana l’andamento è stato altalenante, partendo dai 244 casi di lunedì, per salire ai 281 di martedì, scendere di poco con i 277 casi di mercoledì e salire nuovamente ai 287 di giovedì. Stesso andamento incerto dei contagi è stato registrato anche a Morrovalle dove la settimana si è aperta lunedì con 62 positivi, per scendere a 52 martedì, salire a 55 mercoledì e arrivare ieri a 53. A Treia, invece, ieri i positivi erano 89, contro i 91 del giorno precedente e gli 86 casi registrati giovedì. Il punto sulla situazione verrà fatto lunedì quando l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, ha convocato una riunione delle cinque Aree Vaste per fare il punto con i sindaci e i tecnici dell’Asur sull’andamento dei contagi. Gli amministratori verranno invitati a un controllo costante perché, nel caso si superi la soglia prevista, il presidente Francesco Acquaroli è pronto a firmare ordinanze restrittive mirate. La zona rossa, però, in questo caso sarebbe un po’ meno vincolante di quello a cui siamo stati abituati perché – pur rimanendo il divieto di spostarsi se non per motivi essenziali – permetterebbe ai negozi di rimanere aperti, ma i clienti potranno spostarsi per gli acquisti da soli, mentre per bar e ristoranti continuerebbe il servizio da asporto, senza possibilità di servizio ai tavoli. Per quanto riguarda le scuole, invece, in zona rossa sono previste lezioni in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolge almeno al 50% in presenza.