Camerino, salta il sindaco Sandro Sborgia per le dimissioni in massa

Sette consiglieri sbattono la porta: "Troppe divisioni e mancanza di chiarezza sulla ricostruzione"

L'ormai ex sindaco di Camerino, Sandro Sborgia

L'ormai ex sindaco di Camerino, Sandro Sborgia

Camerino (Macerata), 29 gennaio 2022 - Dimissioni di massa, rassegnate congiuntamente questa mattina tramite notaio da sette consiglieri comunali a Camerino. E salta il sindaco Sandro Sborgia. Tra i dimissionari, anche gli ormai ex assessori Giovanna Sartori e Marco Fanelli e il consigliere di maggioranza Riccardo Pennesi. Questi, a fine agosto, avevano formato un nuovo gruppo, «Per Camerino».

A sfiduciare Sborgia poi anche la minoranza Radici al futuro, capitanata da Gianluca Pasqui, con Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni. Con l’addio di sette consiglieri su dodici, decade l’era Sborgia (basta la metà più uno) e ora arriverà un commissario prefettizio a reggere il Comune.

Tra le motivazioni, le divisioni all’interno del Consiglio comunale, già da diversi mesi. Sborgia era stato eletto nel 2019 con il 54,69% dei voti contro l’allora sindaco uscente Pasqui. "Questa sofferta e doverosa decisione è stata presa, insieme, dopo una lunga ed attenta riflessione nell’esclusivo interesse della città e con grande responsabilità istituzionale – scrivono i sette in una nota spiegando le motivazioni -. È stato scelto di farlo ora così da consentire di andare al volto tra qualche mese, già nella prossima primavera. I mesi passati sono stati caratterizzati da un sempre maggiore accentramento dell’azione amministrativa e dei processi decisionali strategici per il futuro di Camerino sulla persona del sindaco il cui risultato si è tradotto in una situazione di stallo e di completo isolamento della città nei confronti del territorio e delle istituzioni locali e regionali".

"La completa mancanza di visione futura, associata a tale comportamento personalistico ha di fatto impedito la possibilità di lavorare alla pianificazione della rinascita della nostra Camerino - proseguono -.  Ad oggi, infatti la città non ha un 'vero' piano di ricostruzione così come evidenziato nelle ultime riunioni che si sono tenute con i progettisti che chiedevano a gran voce un cronoprogramma degli interventi che consentisse loro di programmare la consegna e l’esecuzione dei progetti. Anche per le aree perimetrate la situazione è lontana dall’essere definita nonostante il tempo trascorso. A nulla sono valsi i nostri innumerevoli tentativi di intraprendere una fattiva collaborazione volta all’interesse della collettività. Tante sono le opportunità perse e le scelte sbagliate. A partire dalla mancata presentazione di progetti nell’ambito dei fondi relativi ai Contratti Istituzionali di Sviluppo, dove il sindaco in autonomia ha deciso di accodarsi ad un progetto predisposto dal Comune di Muccia, fino al modesto finanziamento ottenuto nell’ambito dei fondi complementari sisma Pnrr dove il Comune di Camerino ha ricevuto somme di gran lunga inferiori a tutti gli altri Comuni del cratere. Ciò per l’incapacità di fare rete con il territorio e coltivare fattivi rapporti con le istituzioni. Quanto sopra con l’aggravante di un comportamento che ha nel tempo causato sempre più divisioni, non solo all’interno del consiglio Comunale ma nell’intera città, contribuendo, così, a generare un clima di tensione e malcontento, invece di favorire unità, serenità e certezza del futuro. Ora è il momento di voltare pagina, insieme, iniziando un percorso condiviso che riporti fiducia tra i cittadini e restituisca a Camerino la giusta centralità nel territorio".