Sergio Isidori, “il fratellino che non ho mai conosciuto. Da quel 23 aprile 1979 è il buio”

Sparì da Villa Potenza (Macerata), aveva 5 anni e mezzo. “Sono passati 45 anni ma la nostra continua ad essere un’attesa attiva”. Dove portarono le indagini dell’investigatore privato

Villa Potenza (Macerata), 23 aprile 2024 - Preso. Sergio Isidori, scomparso da Villa Potenza (Macerata) il 23 aprile 1979, per la sorella Giorgia “è stato preso da qualcuno”.

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Sergio Isidori è scomparso il 23 aprile 1979 da Villa Potenza (Macerata)
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Era un bambino di 5 anni e mezzo quando è sparito nel nulla, l’ultimo gesto: prendere la merenda prima di uscire a giocare.

"Il luogo nero è sotto casa”

"Il luogo nero è sotto casa – è la conclusione di Giorgia, la sorella che non ha mai conosciuto Sergio, “sono nata tre mesi dopo”. Oggi aiuta le famiglie degli scomparsi con l’associazione Penelope Marche Odv. “La nostra è un’attesa attiva – racconta al telefono a Qn.net -. Vuol dire che se non si risveglia la memoria c’è il rischio di dimenticare. Noi siamo appesi a delle foto ingiallite. C’è un prima e poi c’è quella data, il 23 aprile 1979. Dopo quel giorno, dopo quel dramma, c’è il vuoto. Il caso è stato archiviato. Noi dobbiamo dare voce a quelle foto. Non so se mio fratello sia vivo e si sia mai posto la domanda, se abbia dubbi sulla sua identità. Da quel 23 aprile 1979 c’è il vuoto.

“Dopo tanti anni siamo sempre in attesa”

“La nostra è un’attesa attiva. Vuol dire che se non si risveglia la memoria c’è il rischio di dimenticare. Noi siamo appesi a delle foto ingiallite. C’è un prima, quella data, il 23 aprile 1979. Il dopo non c’è. Dopo quel giorno, dopo quel dramma, c’è il vuoto. Il caso è stato archiviato. Noi dobbiamo dare voce a quelle foto. Non so se mio fratello sia vivo e si sia mai posto la domanda, se abbia dubbi sulla sua identità. Magari”.

L’ultima segnalazione e il canale scadagliato

L’ultima segnalazione due anni fa era arrivata a ‘Chi l’ha visto?’. “Un ragazzo cercava le sue origini. "Ma alla fine abbiamo provato che non era Sergio – chiarisce Giorgia -. Noi ipotizziamo che mio fratello possa essere stato preso. Le acque del canale dietro casa, che rigettava le acque nel fiume Potenza, sono state scandagliate ma non è mai stato trovato nulla. Resta la testimonianza schiacciante di Vittorio, camionista. Aveva portato il suo mezzo da mio padre Eraldo, che faceva l’elettrauto. “Ho visto Sergio giocare con dei bambini”, disse. Villa Potenza era un piccolo borgo, ci si conosceva tutti. Chi erano quei bambini? Figli di nomadi? Non sono mai stati identificati. Le indagini sono state superficiali”.

Il lavoro dell’investigatore privato

“Secondo un lavoro lodevole fatto due anni dopo da un investigatore privato assunto da mio padre – ricorda la sorella di Sergio Isidori – allora risultava un accampamento nomade a Villa Potenza. Dietro casa, al canale, non ci è arrivato, non è stato trovato, non è stato visto. Che cosa è successo sotto casa? Quello è il luogo nero. Quel giorno c’era il funerale del parroco, c’era anche la banda e il corteo è passato proprio davanti a casa nostra. Mio fratello era sceso mezz’ora prima. Sergio ha preso la merenda ed è uscito di casa. Quindi è stato adescato da qualcuno?”. Mistero. 

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