Bocelli-Fedez, duetto per Camerino

Mini concerto in diretta su Instagram, il tenore toscano: "Così la musica diventa un veicolo di speranza"

Chiara Ferragni e Fedez sul profilo Instagram della influencer (Ansa)

Chiara Ferragni e Fedez sul profilo Instagram della influencer (Ansa)

Camerino (Macerata), 20 marzo 2020 - La voce emozionante di Andrea Bocelli e del figlio Matteo hanno risuonato ieri alle 18 dalle casse acustiche allestite a casa di Fedez e Chiara Ferragni e sono rimbalzate in tutto il mondo, grazie ai migliaia di follower collegati sul profilo Instagram della coppia più social delle cronache rosa.

Un duetto a distanza per ricordare l’impegno della Fondazione Bocelli a sostegno dell’ospedale di Camerino perché, come ha ribadito il maestro prima di intonare "Perfect" di Ed Sheeran, che ha aperto il mini concerto di venti minuti, "da soli si può tanto, ma insieme si può tanto di più". Seduto al pianoforte di casa, Bocelli ha cantato anche una delle sue canzoni più famose, "Con te partirò", e "O’ paese d’o sole" di Vincenzo D’Annibali, prima di osservare un minuto di silenzio per tutte le città più colpite dal coronavirus e sostenere il grande lavoro che stanno facendo medici e infermieri in tutto il Paese.

"Questo momento è per voi – ha detto Fedez –, affinché possa arrivarvi il nostro abbraccio". E poi di nuovo tutti insieme per cantare l’inno d’Italia, perché "questo incubo finisca il prima possibile", ha aggiunto Bocelli. Una diretta a cuore aperto, chiesta dal maestro a Fedez e Chiara Ferragni proprio per fare rimbalzare quanto più lontano possibile il messaggio di solidarietà della Fondazione Bocelli, che ha aperto una sottoscrizione per sostenere l’ospedale di Camerino, convertito per l’accoglienza dei malati di coronavirus.

I fondi raccolti sul sito www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino serviranno, infatti, per l’acquisto di quattro respiratori e di altro materiale consumabile, come guanti e mascherine, da donare poi alla struttura sanitaria.

"Quello che facciamo è sempre poco rispetto a quello che potremmo fare. Se facciamo un esame di coscienza – aveva spiegato il maestro in un video per lanciare la raccolta fondi –, ci accorgiamo che tutti facciamo molto poco, io per primo. In questi momenti ci rendiamo conto di essere collegati uno all’altro e il celebre ‘ama il prossimo tuo come te stesso’ non è più un modo di dire, una frase fatta, ma diventa un imperativo categorico. Fare il bene credo che sia la sola ragione di vita per ciascuno di noi".

E, tra i veicoli di speranza che si rincorrono questi giorni, la musica è sicuramente uno dei più forti. "La musica è tante cose e mi piace pensare che sia anche un veicolo di speranza in situazioni di emergenza, come questa che stiamo vivendo – ha ribadito il maestro Bocelli –. La Fondazione che porta il mio nome, istituita nel 2011, ha fatto tante cose anche qui in Italia. Eravamo impegnati a Camerino per la costruzione della scuola di musica, avevamo sperato di portare a termine anche questo progetto in 150 giorni, ma il coronavirus ha interrotto questo tempo". "Noi – ha aggiunto – siamo convinti di portarlo a termine in tempi comunque brevi e crediamo che la musica, suonata in questa scuola, ci aiuterà a cantare una vittoria sul coronavirus".