Pagliari già pensa alla Recanatese che verrà "Il collettivo sarà sempre la nostra forza"

"Vogliamo mantenere la struttura portante della squadra, per Morrone dipenderà dal Benevento, aspettiamo Carpani ma non all’infinito"

di Andrea Verdolini

Ampio giro d’orizzonte con Giovanni Pagliari, a due settimane esatte dalla conclusione degli impegni agonistici ed approfittando del fatto che, in teoria, il tecnico giallorosso è in una fase di vacanza attiva. "In realtà - dice - per la passione che ho verso il calcio, vivo questo lavoro con lo stesso entusiasmo di sempre. Sbruffo, mi arrabbio, non stacco praticamente mai, tuttavia ogni volta ritrovarsi al campo è sempre un’emozione e, soprattutto a Recanati, un piacere".

Sbaffo, Ferrante e Morrone: tre rinnovi basilari sulla strada, peraltro già tracciata, della conferma della spina dorsale della squadra.

"È quello che volevamo e che stiamo cercando di attuare. Abbiamo dimostrato, in questi due anni che la nostra forza è il gruppo: è quello che ci ha contraddistinto e ci ha permesso di superare i momenti complicati. Senza quel presupposto non avremmo raggiunto l’obiettivo dei playoff che, dopo 9 giornate, sembrava un traguardo folle, impensabile".

Scendendo un po’ nel dettaglio e senza svelare troppe strategie di mercato, accanto a Ferrante, ci sarà ancora Pacciardi, confidando in un suo pieno recupero?

"Stiamo valutando e non possiamo non tenere in considerazione il fatto che il ragazzo ha subito degli infortuni importanti come pure, d’altro canto, che abbiamo apprezzato le sue qualità. In generale dico che giocare o non giocare è importante sino ad un certo punto: quel che conta è l’atteggiamento e la predisposizione a lavorare e darci dentro con slancio ed ardore. Tutti, in tal senso, hanno risposto all’appello ma faccio anche due nomi, Ferretti e Raparo che non hanno mai mollato di un centimetro anche quando sono stati impiegati con meno frequenza".

Quanto sarebbe importante riavere Alfieri al fianco di Morrone?

"Che il ragazzo abbia fatto benissimo è un dato oggettivo come che abbia ampi margini di crescita. Non dipende da noi ma dal Benevento: pensiamo un po’ tutti che, non avendo ancora compiuto 21 anni, possa avere grandi benefici a proseguire il suo percorso con la Recanatese ma il calcio ha, talvolta, dei risvolti scarsamente comprensibili",

E’ chiaro che occorrerà lavorare per un attaccante di ruolo, magari esperto, perché le 24 reti complessive di Sbaffo e Carpani possono rappresentare un exploit non facile da ripetere.

"Mi pare che sia una cosa evidente ed il direttore sta lavorando. La complessità di tenere Carpani? Deve fare con serenità le sue valutazioni e spero che attinga alle sue risorse di buon senso. Lo aspettiamo, non all’infinito, ovviamente".

Cianni ha qualche colpo in canna?

"Sta lavorando, diciamo così, in varie direzioni, h24 come sua abitudine".

La prospettiva l’anno prossimo, in un girone che si preannuncia fortissimo, di tornare al Curi di Perugia?

"Una grande soddisfazione, non lo nascondo. Certo con i grifoni, l’Arezzo (altra piazza che Pagliari conosce bene, ndr) e la Spal sarà durissima. Noi, l’anno scorso eravamo una matricola e, da quasi intrusi, era inevitabile avere sempre la feroce determinazione dei novizi. La prima raccomandazione che farò è che non dovrà mai esserci nemmeno il minimo calo di tensione perché altrimenti andremo incontro a bruttissime sorprese soprattutto nel contesto di cui dicevamo prima, ossia quello di un campionato che sarà davvero tosto. Noi non rinneghiamo nulla del recente passato, il collettivo era e resterà il valore aggiunto".