Covid, un anno dopo: 70% di ricoveri in meno. "Grazie ai vaccini ce la possiamo fare"

Intervista a Gabriele Frausini, primario in trincea a Pesaro. Preoccupa un focolaio in una casa di riposo dell’Anconetano: già tre morti

Covid Marche: due anni a confronto

Covid Marche: due anni a confronto

Pesaro, 24 ottobre 2021 - Dottor Gabriele Frausini, primario di Medicina a Marche Nord, come è la situazione? "La situazione della pandemia è sicuramente cambiata in maniera radicale. Noi a Pesaro abbiamo vissuto i mesi peggiori dell’avvio del Covid in Italia. E poi il ritorno dell’autunno scorso. Adesso abbiamo ancora dei casi, anche per la presenza di 41 posti di rianimazione che sono stati fatti solo qui. Siamo in condizioni migliori, ci sono casi sporadici, qualcuno è anche grave. Il problema è che si tratta soprattutto di non vaccinati".

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Gabriele Frausini, primario in trincea a Pesaro
Gabriele Frausini, primario in trincea a Pesaro

I furbetti del Green pass nelle Marche. Chiusi bar, chiosco, borsettificio e tomaifici Polemico con i no vax? "Io rispetto le scelte di tutti, non do giudizi, ma non posso far finta di niente di fronte a certe frasi. Rispetto all’anno scorso le condizioni sono letteralmente migliorate grazie alle vaccinazioni: abbiamo avuto 5 casi Covid negli ultimi giorni. E abbiamo 8 ricoverati in rianimazione. Se vuole le racconto un episodio". Si accomodi... "L’altro giorno è venuto a visitarsi un signore da me e non era vaccinato. Gli ho chiesto perché e mi ha detto che aveva paura. Ho risposto che non ero lì per giudicarlo ma poi gli è scappato detto che in ospedale i non vaccinati non erano curati bene. E allora mi sono inquietato: lei mi offende. Perché ovviamente non è vero e qui si curano tutti i malati, vaccinati e non. Io rispetto le scelte di tutti. Anche chi prende decisioni sbagliate per scarsa informazione". Lei rivendica i risultati dei vaccini... "Senza il peso dei vaccini saremmo ancora qui ad affrontare lockdown. Con i ristoranti chiusi e i problemi in tutti i luoghi di lavoro. Stiamo vedendo quello che succede in buona parte del resto d’Europa. Il Paese ha ripreso a vivere e lo possiamo dire noi che abbiamo ripreso a curare tutte le malattie". Gli orari di lavoro sono ora normali? "Il sistema sanitario si è mosso in maniera magistrale: abbiamo tenuto botta nei momenti drammatici e realizzato una palazzina con 41 letti di rianimazione che ancora vengono utilizzati da tutta la Regione". Siete stati i primi nelle Marche ad utilizzare i monoclonali contro il Covid... "E’ un nostro orgoglio, visto che abbiamo toccato i 100 casi affrontati con i monoclonali, anzi siamo attivati a 102 dopo essere stati i primi nelle Marche ad affrontare la malattia con questa cura precoce. Il vaccino impedisce l’infezione i monoclonali sono la cura di terapia precoce per i malati. E’ un sistema che funziona: rispondendo alle necessità dei medici più attenti all’infezione pandemica". Il confronto con chi rifiuta la vaccinazione? "Io credo che tutti debbano essere curati, a prescindere dalle convinzioni sui vaccini. Io rispetto le convinzioni di tutti, ma credo che ci sia una scarsa informazione sui vaccini. Con Astrazeneca ci sono stati 4 casi di trombosi su un milione di somministrazioni. Ho vissuto direttamente un effetto grave della trombosi. Ma i numeri reali della vaccinazione sono questi. E Solo con Astrazeneca". Bastano per fare paura? "Io capisco che ci possano essere dei timori, ma dobbiamo partire dai dati reali e soprattutto da una situazione che ora è molto migliore grazie ai vaccini. Chi dice il contrario sbaglia e chi fa le cose sulla base della paura fa peggio. Ma rientra nel suo diritto. . L’unica cosa che non si può fare e dire cose non vere come quella che i vaccini creano le varianti...".