Alluvione Marche, 400 milioni alla nostra regione. Acquaroli: "Primo segnale importante"

Il messaggio del governatore su Facebook: "E' stato compreso il dramma di un territorio che finora è stato condannato a vivere nella precarietà e nell'incertezza. Così potremo progettare una risposta adeguata ad una problematica annosa".

Ancona, 22 novembre 2022 -  Il Presidente del Consiglio ha appena ufficializzato che nella manovra è previsto un cospicuo intervento, 400 milioni, a sostegno delle popolazioni dei territori marchigiani colpiti dalla calamità dello scorso settembre. Mi sento di ringraziare il Presidente Giorgia Meloni e, con lei, il Governo e tutte le forze di maggioranza che hanno dimostrato di comprendere il dramma di un territorio che finora è stato condannato a vivere nella precarietà e nell'incertezza. È un primo segnale che ci consente di progettare una risposta adeguata ad una problematica annosa".

Alluvione Marche, nel Cdm anche 400 milioni di aiuti ai territori - Terremoto Marche, Acquaroli ha chiesto lo stato di emergenza

Queste le parole del governatore delle Marche, Francesco Acquaroli su Facebook.

Acquaroli sulle terre alluvionate nello scorso settembre
Acquaroli sulle terre alluvionate nello scorso settembre

"Sono particolarmente soddisfatta del risultato ottenuto dal governo - afferma il sottosegretario al Ministero dell'Economia Lucia Albano -. È frutto di un lungo lavoro avvenuto in diversi tavoli tecnici, ai quali ho partecipato insieme al governatore Acquaroli, e della precisa volontà del presidente Meloni di non abbandonare le popolazioni colpite dall'alluvione, come da lei sottolineato più volte. Sono contenta che la fermezza del nostro presidente del Consiglio si sia tradotta in atti concreti a sostegno delle comunità marchigiane in così breve tempo".

I fondi saranno destinati ai territori e alle popolazioni drammaticamente colpite dall'alluvione dello scorso settembre nelle Marche, per i quali era stato dichiarato lo stato di emergenza. Le risorse serviranno a finanziare interventi quali, fra gli altri, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, le attività di gestione dei rifiuti e interventi per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi