Marche a corto di medici, Acquaroli: "Ma non possiamo assumerne altri"

Sanità, lo sfogo del governatore: togliete i vincoli alla spesa oppure sarà un massacro

Ancona, 3 gennaio 2023 – La partita a scacchi del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Attacco, difesa, con tanto di arrocco, per tracciare il bilancio dell’anno appena concluso e annunciare le strategie del futuro. Sanità in primo luogo, l’argomento più toccato durante la conferenza stampa organizzata dall’ordine dei Giornalisti a Palazzo Raffaello, ma anche ricostruzione per sisma e alluvione, infrastrutture, turismo e internazionalizzazione.

Proprio sull’alluvione il governatore si è battuto il petto d’orgoglio: "Questione di giorni e potremo disporre di 400 milioni di euro, 200 dei quali subito disponibili e altrettanti a bilancio per il 2024, senza dimenticare fondi per circa 13 milioni di euro necessari per rimettere in sesto il territorio delle valli del Misa e del Nevola con interventi ad alto impatto".

Peccato però che i 5mila euro per ogni famiglia e 20mila per ogni impresa colpita, annunciati dall’assessore Aguzzi dopo il disastro, non siano mai arrivati. La conferma proprio ieri. E il presidente ha sottolineato la necessità di una struttura commissariale autonomia che operi con la Regione, per gestire e attuare la ricostruzione nelle zone colpite.

Acquaroli ha attaccato parlando dei risultati, partendo dalla riforma sanitaria, in vigore da ieri: "Dopo 19 anni un documento che mette al centro il territorio. Le nomine dei direttori generali e quelle dei dirigenti delle 5 Ast (aziende sanitarie territoriali, per ora nominati solo i Commissari, ndr.) sono slittate perché il Covid mi ha messo ai box nel periodo cruciale. Entro gennaio sistemeremo tutto.  L’altra riforma, il piano sociosanitario, verrà varata a primavera. Non serve fretta, meglio avere un piano ben fatto. Le due riforme insieme valgono l’80% del bilancio, serve attenzione".

Sul fronte della sanità il governatore ha lanciato un allarme sul fronte del personale, scegliendo la difesa: "La carenza dei medici è un problema serio, ma non ne siamo responsabili. È mancata la programmazione 5 anni fa. Adesso ci troviamo in difficoltà. Chiediamo al governo di poter sforare sul tetto delle assunzioni, sia sul territorio, dove 100 medici vanno in quiescenza e soltanto 70 sono pronti a sostituirli, che negli ospedali. Quel capitolo di spesa è blindato e per sopperire alla carenza di personale dobbiamo ricorrere ai medici della sanità privata, delle cooperative. Noi abbiamo aumentato le borse dei medici di medicina generale e le specializzazioni, ma l’emergenza è adesso, o stabilizziamo o sarà un massacro".

Sull’edilizia ospedaliera ha mantenuto alta la difesa: "I cantieri vanno a rilento perché il costo della materie prima è più che raddoppiato. Ho rassicurato il sindaco di San Benedetto per il via al cantiere del nuovo ospedale. Qualche difficoltà in più per Macerata, mentre i lavori procedono per Inrca, Marche Nord e Fermo".

Il presidente non fa alcun cenno ai ritardi spaventosi del nuovo materno-infantile Salesi a Torrette e sulle liste d’attesa e pronto soccorso resta in difesa: "Senza assunzioni non possiamo fare nulla. Sul caos nei ps è un problema condiviso da tutti. Parlavate della sanità virtuosa in Emilia Romagna, andate a vedere la situazione nei pronto soccorso di Rimini o Riccione".

Il presidente torna all’attacco sciorinando gli ottimi risultati sulle infrastrutture, la ‘Mare-monti’ nel fermano e soprattutto la Fano-Grosseto con lo sblocco dei cantieri dopo trent’anni per la galleria della Guinza (dove poi si è recato).

Senza dimenticare la trattativa in fase conclusiva per l’arrivo di Amazon nelle Marche e la ripresa del sito che ospiterà il colosso mondiale, ossia l’Interporto: "Quella struttura era in pre-fallimento, noi l’abbiamo rilanciata e assieme al vicino aeroporto può diventare un polo interregionale di vitale importanza. Il Sanzio ha sprecato centinaia di milioni di euro in passato, ora c’è l’occasione per risollevarlo attraverso collegamenti importanti con Roma, Milano, Parigi e via discorrendo".