Trovato il piccolo Mattia Luconi. La mamma: "Una tomba per piangerlo"

Il corpo del bimbo trascinato per 13 chilometri: era in un campo a Trecastelli. Ancora nessuna traccia dell’ultima dispersa, la 56enne Brunella Chiù di Barbara

Ancona, 24 settembre 2022 - Gli otto giorni più lunghi di sempre si sono conclusi con un tragico epilogo, quello che nessuno avrebbe voluto raccontare: Mattia Luconi non c’è più, strappato alla vita dalla furia del Nevola nell’alluvione di giovedì 15 settembre. Ieri, attorno alle 15.30, il corpicino del bimbo di otto anni è stato ritrovato in un campo, nei pressi di un asilo di campagna a Trecastelli, a circa 13 chilometri più a valle rispetto al punto dove la corrente lo ha sradicato dalle braccia della mamma, Maria Silvia Mereu.

I due viaggiavano in auto verso casa, a San Lorenzo in Campo. All’altezza del ponte di Ripalta, il mezzo è stato travolto e trascinato fino a contrada Coste (Barbara): lì l’acqua ha iniziato ad invadere l’abitacolo e la madre, per salvarsi entrambi, lo ha stretto forte a sé ed è uscita dal finestrino per non annegare. Purtroppo, però, il fiume glielo ha portato via. Sono seguiti giorni di interminabili di ricerche, in acqua, a terra e in aria, ma purtroppo senza esito fino a ieri, nonostante lo sforzo enorme ed encomiabile dei soccorritori.

A notare Mattia, in località Passo Ripe di Trecastelli, è stata una collaboratrice dell’asilo stesso, dando l’allarme al proprietario del terreno e successivamente, l’uomo, ai carabinieri della Compagnia di Senigallia per i primi rilievi. Sul posto sono poi convogliati anche i vigili del fuoco, la guardia di finanza e le protezioni civili. Mattia aveva ancora indosso la maglietta giallo e verde, che si è vista a più riprese nelle foto che lo ritraggono sempre sorridente. Un sorriso, il suo, spento dall’alluvione che ha già provocato 12 morti e una donna ancora dispersa, Brunella Chiù (56 anni), e per la quale oggi si riprenderà a cercare senza sosta.

Ieri la mamma di Mattia, dimessa due giorni fa dall’ospedale, si è recata presso i luoghi della devastazione assieme ai parenti, esprimendo un desiderio disperato proprio sulle colonne del Carlino: "Voglio che le ricerche continuino. So che trovarlo in vita è un po’ impossibile, ma vorrei che almeno il suo corpo venga recuperato. Voglio una tomba su cui piangere Mattia. Voglio riabbracciarlo, per quanto sarà dura". Il papà, Tiziano Luconi, sognava di poterlo vedere di nuovo: "Speravo lo trovassero vivo fino all’ultimo. Ora le speranze sono finite. Voglio ricordare mio figlio come l’ho lasciato quella sera per l’ultima volta, quando era ancora vivo. Come mi sento? Mi sento morire. Sono distrutto. S’immagini di dare una martellata su una statua di cristallo".

Il sindaco di San Lorenzo Davide Dellonti ha riferito di un "clima di tristezza per tutti, surreale" in paese. "Il ritrovamento del corpo – ha aggiunto – concretizza il fatto che tutti sapevamo ma non volevamo". E che invece è arrivato a presentare il conto. Per Mattia Luconi la Procura di Ancona ha già disposto l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata nei prossimi giorni all’ospedale di Senigallia. Come da prassi, prima, verranno eseguite le procedure di identificazione, per dare certezza del riconoscimento, con l’esame del dna. Ma per la famiglia non vi sono più dubbi: il loro bambino non c’è più. La sua voglia di vivere cancellata a soli otto anni dalla tremenda alluvione.