Sos medici nelle Marche, oltre 130 in pensione. Acquaroli scommette sui giovani

Maxi investimento per finanziare borse di studio e contratti di formazione. Il governatore: "Grande sforzo"

Sos medici nelle Marche, Acquaroli scommette sui giovani

Sos medici nelle Marche, Acquaroli scommette sui giovani

Ancona, 22 giugno 2022 - Entro il 2030, il 20% dei medici di base delle Marche sarà in pensione e nel giro di due anni ne andranno a riposo oltre 130. E la situazione dell’organico della categoria è già difficile con un buco di quasi cento professionisti; lo stesso accade per i medici ospedalieri. Per questo, la Regione Marche ha investito oltre 6,6 milioni di euro di risorse proprie, oltre al fondo sanitario, per portare a 110 le borse di studio per i medici di medicina generale e a 42 i contratti di formazione per i medici specialisti. I dati sulle classi d’età (e sulla conseguente messa a riposo) dei medici generici fotografano la situazione della categoria: i nati nel 1952 (70enni) sono 59, 77 nel 1953 e addirittura 107 nel 1954; altri 77 sono nati nel 1955 e 88 nel 1956.

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"Il trend è costante e andrà sempre peggio – ha detto il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli –. Per questo, abbiamo messo in campo un grande sforzo con grande orgoglio. Qualcuno sostiene che non tutti i medici formati con le nostre borse di studio resteranno nel territorio, ma è un rischio che va corso, aumentando comunque l’offerta. In Italia, mai nessuno ha fatto un investimento del genere da decenni a questa parte". Fare il medico non è più così allettante come un tempo e la pandemia ha reso cronico un vuoto di "vocazioni" che già persisteva. Tuttavia, il problema della carenza di medici non investe soltanto la medicina generale, ma anche e soprattutto l’area ospedaliera e la rete dell’emergenza. Sono centinaia le caselle vuote nei reparti di tutte le strutture ospedaliere della regione, sia di competenza dell’Asur che delle altre aziende sanitarie.

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L’emorragia più grave è nei pronto soccorso, con oltre 70 medici in meno rispetto alle necessità, mentre sono 60 quelli di cui ci sarebbe bisogno per le emergenze del 118. Nel computo totale dei 6,6 milioni di euro, Palazzo Leopardi ne ha stanziati circa 1,7 in nuove borse di studio per il corso di formazione specifica in medicina generale e quasi cinque per i contratti di formazione per medici specialisti. Ecco come sono suddivise le 42 borse di studio: tre per medicina e chirurgia d’urgenza, cinque per psichiatria, idem per la medicina interna, due per neurologia, cinque per cardiologia, due per chirurgia generale, sette per anestesia e rianimazione, tre per ortopedia, cinque per pediatria, una per oftalmologia, dermatologia, gastroenterologia, patologia clinica e malattie infettive.

L’assessore alla sanità, Filippo Saltamartini, ha parlato di una "svolta vera". "Le piccole Marche – ha aggiunto – vanno in soccorso dello Stato, che rende la vita difficile alle Regioni con la spending review". "Offriamo nuove opportunità ai nostri studenti e alle nostre studentesse diventati medici – ha detto Gian Luca Gregori, rettore della Politecnica delle Marche, l’ateneo dorico che renderà possibili i corsi di specializzazione –. Si tratta di una risposta alle nostre comunità ai nostri territori e a questa esigenza di salute sempre più forte. Mancano i medici e dobbiamo intervenire".