
LO HA DEFINITO un esordio traumatico Giovanni Battista Pasini il primo giorno da sindaco di Lama Mocogno. Lo ha dedicato interamente a sopralluoghi per frane e strade interrotte. E così è stato in buona parte anche il secondo.
Passata quest’emergenza quali sono i primi provvedimenti che intende affrontare?
«Intanto resta ancora da superare l’altra emergenza, quella della nevicata del 5 maggio scorso. Il ripristino completo dei danni non era ancora stato ultimato».
Quali sono le priorità nella sua agenda?
«Innanzitutto quelle gestionali, come il contatto con la struttura del Comune che ho lasciato quindici anni fa [Pasini è stato sindaco di Lama dal 1995 al 2004, ndr.] e rendermi conto della situazione dal punto di vista della programmazione e dare corso a quella già avviata, come ad esempio la costruzione della nuova palestra del plesso scolastico. Subito dobbiamo mettere a punto le attività per preparare al meglio la stagione turistica estiva».
Per la stagione turistica invernale delle Piane avete progetti?
«Ci sono interventi finanziati dalla Regione sugli impianti di risalita. Alcuni vanno eseguiti entro l’inverno e altri devono essere progettati. La stazione delle Piane è la carta da giocare: se funziona, fa funzionare il turismo dell’intero comune sia d’estate che d’inverno».
In campagna elettorale si è parlato molto anche di viabilità, come intende muoversi?
«Per quanto riguarda la viabilità esterna mi faccio carico di convocare una conferenza a Lama con i Comuni interessati per condividere insieme un lavoro progettuale. Mi riferisco al passante di Pavullo, cioè il prolungamento della strada Pratolino - Malandrone - Madonna dei Baldaccini, e anche l’adeguamento della statale 12 nel tratto di Lama e la circonvallazione sud di Lama. Tutto questo bisogna portarlo avanti facendo massa critica con i comuni di Pavullo, Montecreto, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo e anche Sestola».
Lama fa parte dell’Unione dei Comuni del Frignano, che dovrà rinnovare le cariche.
«Sì, certamente. Attraverso l’Unione passano molte opportunità per i comuni, in termini di razionalizzazione dei costi ed economie di scala sui servizi, una capacità che l’Unione deve recuperare».
Walter Bellisi