Modena, accoltellato in casa dal cognato

Paura nel condominio Windsor Park: il ferito voleva lasciare la moglie

L’uomo non ha riportato lesioni agli organi vitali (Foto di repertorio Fiocchi)

L’uomo non ha riportato lesioni agli organi vitali (Foto di repertorio Fiocchi)

Modena, 15 agosto 2019 - Stanco di mantenere la moglie ma pure il fratello di lei le ha annunciato che era giunto il momento di separarsi. A quel punto il cognato si è intromesso nella discussione e, dopo aver afferato un coltello da cucina, lo ha colpito all’addome.

Fortunatamente il fendente non ha leso organi vitali e l’uomo, sottoposto alle necessarie cure, è stato dimesso con quindici giorni di prognosi. L’episodio è accaduto martedì sera in via San Faustino, all’interno del noto palazzone Windsor Park. A chiamare i soccorsi è stata proprio la vittima, un 30enne marocchino scappato in strada sanguinante per sfuggire alle ire del cognato. Quest’ultimo, connazionale, è stato denunciato per lesioni aggravate ma sull’episodio sono ora in corso accertamenti da parte dei carabinieri – che hanno fermato l’aggressore e sentito, poi, la vittima – , intervenuti sul posto insieme ai colleghi della volante. Tutto avrebbe avuto inizio nel pomeriggio quando il marocchino, tornato da un viaggio di lavoro, avrebbe annunciato alla moglie di voler la separazione poichè stanco di mantenere economicamente sia lei che il fratello della donna, nullafacente.

I due uomini, una volta a casa, si sarebbero messi quindi a bere e lo straniero, alticcio, avrebbe poi in tarda serata ripreso la discussione con la consorte, ribadendo le sue intenzioni. Il cognato, sentendoli discutere, si sarebbe poi intromesso e, alla richiesta di ‘farsi da parte’, sarebbe tornato in cucina per afferrare il coltello. All’improvviso avrebbe quindi colpito il parente al ventre, nonostante – pare – tra i due non vi fossero comunque stati precedenti screzi. Sfuggito all’aggressione il 30enne sarebbe quindi riuscito a scendere in strada per poi chiedere aiuto ai passanti.

Sul posto, poco dopo, è arrivata l’ambulanza insieme appunto agli agenti della volante e ad una pattuglia dei carabinieri che si sono occupati dei successivi accertamenti. Una volta medicato e dimesso dall’ospedale, il marocchino ha sporto querela nei confronti del cognato, poi denunciato per lesioni aggravate dall’utilizzo dell’arma. Fortunatamente la ferita, seppur profonda, non ha danneggiato organi interni. L’episodio, infatti, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Pare che i protagonisti della vicenda abbiano inizialmente fornito versioni contrastanti: le indagini sono quindi in corso per chiarire l’esatta dinamica dei fatti.