«Accordato un risarcimento»

«ABBIAMO cercato di liquidare in fretta i familiari della donna deceduta perché è corretto pagare subito se ci sono danni riconosciuti. A distanza di un anno dal tragico evento il pagamento è stato effettuato con il coinvolgimento della Regione; perché così prevede la legge».

Così il dottore Giorgio Bertacchini dell’ufficio legale assicurazioni

che si è occupato del caso di Maria Luisa Vittoria Franciosi, deceduta al Policlinico a causa di un errore medico poi riconosciuto a dicembre 2017.

«La richiesta da parte del legale della famiglia è pervenuta a maggio 2018 – spiega il dottor Bertacchini – e abbiamo disposto subito le perizie medico legali in contraddittorio. Da queste è poi emersa una situazione non propriamente lineare nel trattamento effettuato alla donna. Per questo abbiamo subito trovato un accordo con la controparte in base alle valutazioni dei medici legali. La richiesta era ingente – sottolinea Bertacchini – ed essendo al di sopra dei 150 mila euro non è sufficiente la valutazione del nostro comitato; serve infatti come da normativa quella della commissione regionale. E così è stato. Alla fine per quanto riguarda il sinistro derivate da responsabilità civile sanitaria è stato pattuito un risarcimento pari a 500mila euro suddiviso tra i parenti della donna». Il dottore spiega quindi in che modo si arrivi, in questi casi, a definire la cifra nonostante - è indubbio - nessuna somma potrà mai restituire una vita o colmare il dolore, profondo e viscerale - causato alla famiglia. «Secondo la delibera Regionale del 2015 l’azienda è stata ammessa alla fase sperimentale regionale per la gestione diretta dei sinistri in sanità. La gestione è diretta, però, fino all’importo massimo di 250mila euro essendo previsto, per somme superiori, il coinvolgimento della Regione stessa. La famiglia della donna, il marito appunto così come il figlio e la nipote avevano presentato richiesta di risarcimento pari a oltre due milioni di euro. Il comitato valutazione sinistri, constatato l’impegno della responsabilità civile dell’azienda, ha espresso parere favorevole nel dare corso alla definizione transattiva del sinistro, impegnando il bilancio aziendale fino ad un massimo di seicentomila euro. Alla fine la somma elargita è pari a cinquecentomila euro versati per metà dall’azienda ospedaliera e, per la restante parte, dalla Regione Emilia Romagna».

Infatti l’azienda ospedaliera universitaria con delibera del 14 giugno ha convenuto a corrispondere il risarcimento per la perdita subita a favore del marito della signora Franciosi, Paolo Leonardi, del figlio, del fratello e della nipote della defunta. Con l’atto transattivo l’azienda si è riservata ogni diritto ed azione nei confronti dei responsabili del sinistro. I familiari, però, intendono comunque segnalare alla procura quanto accaduto e attraverso il proprio legale stanno definendo l’eposto affinchè siano verificati eventuali reati commessi da chi, quel giorno, si trovava in sala operatoria.

Valentina Reggiani