Ha suscitato unanime cordoglio, in città, la notizia della scomparsa di Vittoriano Gatti, spentosi ieri presso l’ospedale cittadino all’età di 83 anni. Geometra, imprenditore nel settore delle costruzioni, Gatti ha legato a se, e alle sue intuizioni, buona parte del tumultuoso sviluppo edilizio della città tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Ha inventato dal nulla quello che oggi è il quartiere Parco, intercettando tra i primi quella necessità di un abitare non privo di comfort cui strizzava l’occhio il benessere che il boom del settore ceramico e del suo indotto aveva diffuso tra i sassolesi, proponendo loro soluzioni in grado di coniugare qualità e bellezza. Il quartiere Parco, appunto, ma anche quello che oggi è il residenziale ‘Il Fontanazzo’ sono tra i lasciti di un imprenditore di successo, profondamente legato al territorio e innamorato della famiglia – lascia la moglie Edvige, i figli Riccardo e Francesca e i nipoti Carlo e Chiara - e del proprio lavoro, cui si è dedicato con un successo riconosciutogli dai più, se è vero, come è vero che ‘comprare casa da Gatti’, per molti sassolesi, fu a lungo uno ‘status’. La città che cambiava, anche dal punto di vista urbanistico, la Sassuolo ‘locomotiva’ del distretto ceramico e chiedeva spazi all’altezza della sua crescita lo ha sempre visto protagonista. E lo saluterà in occasione del rosario e delle esequie, che ne precederanno l’ultimo viaggio verso il cimitero di San Michele. Il primo è in programma oggi alle 18,30 presso il Duomo di San Giorgio dove, domani alle 15,15, verranno celebrate le esequie.
s.f.