Addio Corbelli, chitarrista di Caterina Caselli

Si è spento a 78 anni. La cantante: «Persona sensibile e ottimo professionista». Contribuì a lanciare Bertoli, fu uno dei maestri di Nek

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Tacciono purtroppo per sempre le corde di una delle storiche chitarre sassolesi. Musicista di Caterina Caselli, tra i mentori di Pierangelo Bertoli, maestro di decine di ragazzini, tra cui Alberto Bertoli e Nek. Si è spento ieri a 78 anni dopo tre anni di malattia nella sua casa di Castellarano Alete Corbelli, una delle pietre angolari del patrimonio musicale locale.

«Lui mi ha preso per mano quando ero un bimbo di 9 anni e mi ha accompagnato per un po’ alla scoperta dello straordinario mondo della creatività artistica», lo ricorda Nek. Tanti i momenti fotografati da Caterina Caselli: «Fin dall’inizio della carriera nelle balere dell’Emilia, nel maggio del 1965 al Piper, ovunque andassi mi esibivo sempre col gruppo ‘Gli amici’ insieme a Callegari, purtroppo scomparso di recente anche lui e ad altri componenti del gruppo. Di fatto gli Amici erano la mia seconda famiglia». Caselli ricorda la tournee in Brasile, in Canada, in Romania, in Ungheria, in Francia, in Tv a Studio 1 nel 1966, poi tanti concerti in tutta Italia». Come persona «era sensibile, ottimo professionista, buono, molto legato a me a tutti noi». Proprio Alete fece da mediatore tra il cantautore Pierangelo Bertoli e la Caselli: «Mio padre – racconta il figlio Alberto Bertoli – aveva inciso da poco Roca blues. Alete ascoltò il disco e gli suggerì di farlo ascoltare alla Caselli. ‘Ma io non la conosco’ gli rispose. E Alete: Dai ci penso io». E la chiamò davvero: «’Caterina, qui c’è un ragazzo che ha fatto un lavoro bellissimo, volevo fartelo ascoltare, sembra di sentire i Beatles...’. La cantante sorrise e si innamorò anche lei dell’Lp: Pierangelo fu scritturato subito dopo».

Al lavoro in una macelleria in via Cavallotti prima di villa Segrè, Alete lascia il negozio a 19 anni per suonare la chitarra fondando i ‘Freemen’, gruppo apprezzato in paese dai giovanissimi. Ed è in questa fase che si incrociano i destini con Caterina Caselli che, a metà anni ‘60, aveva bisogno di rinnovare gli orchestrali. La collaborazione continuerà per qualche anno, durante i quali partecipa anche a tre film e a diversi programmi Rai. Successivamente fonderà ‘I Dies Irae’, assieme al fratello di Pierangelo Bertoli, sfiorando la partecipazione al Festival di Sanremo, per poi ritagliarsi spazi nei piano bar e nei locali con musica dal vivo.

Gli anni ‘80 lo vedranno invece soprattutto insegnante di musica in casa, «in quel seminterrato – lo chiama Nek – al di là di quella porticina che dava su un piccolo cortile, c’era un universo da scoprire. Ti sarò sempre riconoscente». Un maestro di chitarra amato e ricordato ancora oggi da chi la musica ha continuato ad amarla per passione e da chi ne ha fatto a sua volta anche un mestiere: «Insegnò a migliaia di ragazzi – è la riflessione di Alberto Bertoli – come si suona la chitarra senza perdere mai il sorriso. Ciao ‘Leto’, come ti chiamavano scherzosamente, rimarrai sempre nei nostri cuori». Commossi anche i ricordi del fratello di Alete, Franco Corbelli, 76 anni, chitarrista anche lui: «Perdiamo una persona umile, disponibile, senza mai un filo di invidia in un mondo molto competitivo come quello musicale», e del musicista Marco Dieci: «Grande chitarrista, lo ricordo, oltre che per la grande abilità musicale, per un senso dell’umorismo trascinante, tipico sassolese». Alete lascia la moglie Mara Bartoli, la figlia Stefania, oltre ai fratelli Franco e Mara. I funerali sono oggi alle 15 al duomo di San Giorgio.

Gianpaolo Annese

Doriano Rabotti