Tonelli sull’emergenza abitativa : "Il Comune diventi protagonista. Sbloccare il mercato degli affitti"

Proposta del candidato di Modena Volta Pagina: "Dotare l’Agenzia Casa di un proprio patrimonio di immobili". Più garanzie per i proprietari. L’obiettivo in uno slogan: "Cinquecento alloggi in cinque anni a 500 euro". .

Tonelli sull’emergenza abitativa : "Il Comune diventi protagonista. Sbloccare il mercato degli affitti"

Tonelli sull’emergenza abitativa : "Il Comune diventi protagonista. Sbloccare il mercato degli affitti"

L’Agenzia Casa deve essere uno strumento urbanistico, non più assistenziale. Oggi è un servizio comunale che ha l’obiettivo di garantire l’accesso alla casa ai cittadini con particolari requisiti e in condizioni di disagio.

Invece deve diventare una società controllata al 100% dal Comune, dotata di autonomia finanziaria e operativa, con un proprio patrimonio abitativo e una struttura tecnica per operare nell’intermediazione immobiliare, riqualificazione e ristrutturazione, agire nel mercato libero dell’affitto e definire gli standard edilizi degli interventi privati.

La proposta è di Claudio Tonelli, candidato sindaco della coalizione civica e di sinistra Modena volta pagina, Unione popolare e Possibile Modena, che rilancia lo slogan ’500 alloggi in cinque anni a 500 euro’. "È cambiata la domanda abitativa, servono risposte diverse e strumenti nuovi – afferma Tonelli – Siamo passati dalla richiesta di case soprattutto in proprietà tipica degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, soddisfatta da politiche pubbliche lungimiranti come i Peep, a una domanda di alloggi in affitto figlia della crescente mobilità delle persone, soprattutto giovani. Modena è ancora attrattiva, ma i ragazzi e le giovani coppie si spostano molto di più rispetto ai loro genitori e nonni, per motivi di studio o lavoro. Non hanno più bisogno del classico appartamento per la famiglia tipo. Cercano la camera singola con servizi, il monolocale, il cohousing". Già oggi e sempre più in futuro "avremo bisogno di case in affitto, ma è una domanda cui la nostra città non riesce a rispondere in modo soddisfacente. Eppure, le case non mancano. Ciò che manca è la fiducia dei piccoli proprietari nelle attuali regole della locazione".

Tonelli stima che siano almeno 3mila gli alloggi sfitti a Modena, ma secondo una recente ricerca di Openpolis in città risultano non occupate addirittura 12.330 abitazioni, pari al 12,9% del totale. Le poche case disponibili per l’affitto costano care: mille-1.200 euro al mese per un appartamento piccolo, 4-500 euro per una camera con cucina e servizi in comune.

"L’edilizia residenziale pubblica ha lunghe liste di attesa, mentre Acer fatica a riqualificare il suo patrimonio abitativo – sostiene il candidato sindaco di Modena volta pagina, Unione popolare e Possibile Modena – È per questo che serve un’Agenzia Casa in grado di garantire i proprietari dal rischio di morosità".

Tonelli non demonizza gli investimenti privati, che devono essere remunerati, ma se diventerà sindaco si batterà per destinare all’affitto dal 50% al 75% degli alloggi nuovi o rigenerati. Da questo punto di vista la coalizione civica e di sinistra condivide la filosofia dell’intervento nel comparto Vaciglio, pur criticabile per diversi aspetti. "In via Iotti ci sono alloggi a canone concordato, ma le spese condominiali sono molto alte", denuncia Tonelli, che boccia le operazioni sulle ex caserma S. Eufemia ed ex Fonderia Corni, future residenze universitarie. "Le modalità di ammissione devono essere regolate dal Comune ed Ergo (l’ente della Regione che offre interventi e servizi agli degli studenti), non lasciate ai privati".