
Il Maestro Lucio Bergamini
Lucio Bergamini per tutti era semplicemente ‘il Maestro’: musicista finalese, valente pianista, notissimo anche in città (dove è stato anche maestro collaboratore al teatro Comunale), si è spento ieri al Policlinico di Modena dove era ricoverato da qualche giorno. Aveva 70 anni. Diplomato con il massimo dei voti all’Istituto superiore di studi musicali ‘Orazio Vecchi’ di Modena, il maestro Bergamini aveva studiato con la guida della professoressa Enza Iori e aveva anche seguito gli insegnamenti del maestro Ennio Pastorino, allievo di Arturo Benedetti Michelangeli. Aveva quindi intrapreso una bella e lunga carriera che lo ha condotto a suonare su palchi prestigiosi, affiancando protagonisti della scena musicale: ha collaborato anche con Luciano Pavarotti, Mirella Freni e Raina Kabaivanska, e a sua volta è stato insegnante, docente anche al Conservatorio Martini di Bologna. Dal repertorio classico, con l’affascinante Chopin o Beethoven, sapeva spaziare anche nel jazz, nel progressive o nel pop, e questo lo ha portato in contatto con vari artisti di tutto il mondo musicale.
Quattro anni fa il maestro Bergamini aveva subito una delicata operazione con un lungo ricovero: dopo le dimissioni dall’ospedale, aveva deciso di celebrare questo suo ‘ritorno alla vita’ con un concerto pianistico nell’arena estiva di fronte al teatro Sociale di Finale. Aveva suonato Chopin, Liszt e Brahms, e quel recital era stato di profonda emozione, per lui e per il pubblico: "Ringrazio l’amministrazione comunale per avermi dato questa grande opportunità in un periodo complesso, tutto il personale del Policlinico che mi ha assistito, i miei figli Alessandro e Francesco, i miei amici musicisti", aveva detto il Maestro. "Nonostante fosse insegnante al Conservatorio e abbia collaborato con molti gruppi di musica ‘colta’ – dice Gianluca Borgatti, ex assessore alla cultura finalese, grande amico del Maestro –, a me piace ricordare due suoi capolavori umani: la corale dell’amatissimo don Oscar e un gruppo di ‘non musicisti’, Alchermes e i suoi savoiardi. Lucio era gioviale, ironico e amico di tutti senza alcun pregiudizio".
Attraverso i social, la notizia della scomparsa del maestro Bergamini si è diffusa velocemente, generando un’onda di stupore e di commozione. Tanti gli amici e i colleghi che hanno voluto lasciare un loro messaggio: "Ciao Maestro", ha scritto un amico, "Un altro pezzo della mia vita che se ne va. Prima Fabio Testoni, poi Teo Ciavarella, ora Lucio: tanti ricordi tutti insieme", ha aggiunto Roberto Manuzzi, docente di musica di insieme jazz al Conservatorio di Ferrara, "Non è possibile", hanno commentato altri, ancora increduli. Particolarmente conosciuti anche i due figli di Lucio Bergamini, Alessandro e Francesco: in particolare, Alessandro è un affermato fotografo e viaggiatore che con il suo obiettivo ha esplorato terre e civiltà lontane che ha saputo raccontare in vari libri e mostre, allestite in tutta Italia.