Finale Emilia, barista aggredito e minacciato a ripetizione

L'uomo: "Dammi da mangiare gratis altrimenti ti ammazzo"

Carabinieri

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Finale Emilia (Modena), 8 luglio 2018 - Ossessionato dal kebab, nel giorno del venerdì. Non però dal piatto turco a base di carne famoso in tutto il mondo, ma dal locale ‘Grill Kebab’ del titolare di origine pakistana Alì Karamat, situato in via Rotta a Finale. Il marocchino 26enne, M.M., nullafacente e arrestato venerdì sera dai carabinieri di Finale, in quel locale era entrato più volte negli ultimi mesi. Sempre di venerdì, sempre ubriaco. Tre mesi fa lo aveva fatto per compiere una rapina impropria. Ma non gli era bastato. E di mese in mese è diventato una vera ossessione per il titolare e la clientela.

«Pretendeva un piatto di kebab senza pagare un euro», dichiara un cliente affezionato che tira un sospiro di sollievo alla notizia dell’arresto. Più di una volta Mohammed M. aveva minacciato i clienti, colpito il titolare e il dipendente con calci e pugni e una settimana fa anche con i vetri di una bottiglia mandata in frantumi contro un tavolo. I due erano stati trasportati dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola, medicati e dimessi con una prognosi di una settimana.

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Venerdì pomeriggio, una settimana dopo la penultima incursione nel corso della quale aveva addirittura sfregiato al volto il titolare e al labbro il commesso accorso in sua difesa, in quel locale c’è tornato di nuovo, intorno alle 19.30. Sempre ubriaco, barcollante per le troppe birre bevute si era affacciato sull’ingresso del locale. Voleva da mangiare gratis. E ha offeso pesantemente e minacciato di morte il titolare. «Ti ammazzo, prima o poi ti ammazzo», urlava.

Questa volta, almeno, non ha avuto il tempo di aggredire i presenti. Il titolare, infatti, ha subito allertato i carabinieri della stazione di Finale che, giunti sul posto in pochi minuti, hanno ammanettato l’uomo. La volta precedente il marocchino era stato arrestato per il reato di lesioni personali aggravate. Sottoposto a rito direttissimo, era uscito di cella 24 ore dopo con l’obbligo di firma presso il comando di Finale. Ma questo non ha fermato la sua violenza. Questa volta è stato chiesto, e accordato, l’aggravamento della misura cautelare. L’uomo resta in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.