REDAZIONE MODENA

Al bar un panino ‘sospeso’ per chi è in difficoltà

Aggiungi un posto virtuale a tavola e offrilo a chi ha più bisogno. E’ questo lo scopo di ‘Panino Sospeso’, progetto presentato ieri alle 19 in Piazza Venti Settembre. A stringersi la mano nell’importante progetto il locale Giusto Gusto e l’associaizone di volontariato Porta Aperta. L’idea è quella che i clienti del locale, gestito da Valentina Rimondi e Ka Bizzarro, possano liberamente scegliere se offrire un panino ai senza dimora, scegliendo il panino sospeso dal menù e pagandolo al momento della consumazione del proprio pasto. Una volta alla settimana, raccolti tutti gli scontrini sospesi, i gestori del locale si accordano con l’associazione Porta Aperta per distribuire i panini nei punti di raccolta e distribuzione abitualmente frequentati dai volontari e operatori di Porta Aperta. Le materie di utilizzo per la preparazione del prodotto sono fresche e i panini sono preparati poco prima della distribuzione. Principale obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare la cittadinanza rispetto alle problematiche legate al sostegno delle fasce deboli della popolazione, dando così la possibilità di essere parte attiva e partecipativa, anche durante un momento di convivialità e svago. Tra gli altri obiettivi anche quello di evitare lo spreco alimentare e informare i cittadini delle realtà che si occupano di impegno sociale. «L’idea di questo esercizio del centro è molto bella: permetterà di portare in centro un’esperienza di solidarietà già sperimentata in altre città, in particolare a Bologna - spiega il presidente di Porta Aperta Luca Barbari. Abbiamo aderito per varie ragioni: le esperienze di solidarietà vanno sempre sostenute: da piccoli gesti la solidarietà si espande ed è nostro interesse, come della città, che questo tipo di progetti vengano avviati affinchè restino e si allarghino. Secondo motivo – continua Barbari – questa collaborazione è nata perchè il locale aveva già fatto un progetto di sostegno di Porto Bello. Porta Aperta da anni ha un unità di strada che monitora la città per incontrare le persone che vivono per strada e il progetto sostiene la nostra mission. Quando saranno pronti i panini li distribuiremo insieme alle tante persone senza dimora. C’è una popolazione sommersa che ha bisogno di questi gesti».

v. r.