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Amici sul palco Scalando ’Un alt(r)o Everest’

All’Auditorium ’Ferrari’ di Maranello Fabris e Bicocchi raccontano la difficoltà delle salite: "Quelle che la vita ci mette davanti"

Amici sul palco Scalando ’Un alt(r)o Everest’

di Maria Silvia Cabri

Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi: attori, amici, e la comune passione per la montagna. Stasera alle 21 andranno in scena con ‘Un alt(r)o Everest’, di cui sono autori e registi, sul palco dell’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello, nell’ambito della Stagione teatrale 2023/2024 curata da Ater Fondazione in collaborazione con l’amministrazione comunale. Lo spettacolo è tratto da una storia vera accaduta negli Stati Uniti. "Jim Davidson e Mike Price sono due amici – racconta Mattia Fabris –. Sono una cordata. Nel 1992 decidono di scalare... la loro montagna: il Monte Rainier, ‘The Mountain’, nello stato di Washington. Il sogno di una vita, una vetta ambita da ogni scalatore, un passaggio obbligatorio per chi, nato in America, vuole definirsi Alpinista. Seattle. Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo la conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino impensato dentro alle profondità del loro legame, un viaggio che durerà ben più quattro giorni impiegati per raggiungere la cima". "‘Un alt(r)o Everest’ è una storia vera, ma potrebbe essere la storia di ognuno di noi, per la sua spietata semplicità. Una storia che racconta le difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette davanti. Crepacci. Non possiamo voltarci dall’altra parte e non, possiamo giraci intorno ma solo attraversarli. Due amici, due vite, due destini indissolubili. La montagna – prosegue l’artista – è il contesto per indagare il verto oggetto dello spettacolo che è la persona, anzi, le relazioni umane. La cordata è l’incarnazione delle relazioni".

Relazioni con i vivi, e non solo: "Altro tema portante è il rapporto, il dialogo profondo e silenzioso con chi non c’è più". La piece è la naturale evoluzione di ‘(S)legati’, opera precedente dei due autori. "Dopo ‘(S)legati’ – afferma Mattia – abbiamo sentito la ‘chiamata’ e in qualche modo il ‘dovere’ di continuare l’indagine così ricca e fruttuosa, nata durante tutto il percorso nel circuito della montagna. Per farlo però non ci bastava una semplice narrazione di alpinismo: avevamo bisogno di una storia che potesse elevarsi a paradigma, che potesse, in qualche modo, contenere le storie di tutti, anche di chi la montagna non la frequenta o non la ama. Una storia che fosse universale. E l’abbiamo trovata".

La montagna, peraltro, fa da sfondo anche allo spettacolo dei due autori che andrà in scena domani alle 21 al Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo, ‘Anche i sogni impossibili – Il quindicesimo Ottomila di Fausto De Stefani’, sulla figura di uno dei più grandi alpinisti italiani, Fausto De Stefani.

Due serate di grande teatro non perdere, se poi si è anche amanti della montagna e dei grandi significati che racchiudere il raggiungimento di una vetta, due spettacoli ancor più da non perdere, grazie a Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi.