VIVIANA BRUSCHI
Cronaca

Angiolino Palmieri, morto nello schianto con l'ultraleggero a Modena. "Un uomo generoso"

Il commosso ricordo del sindaco di San Prospero, Borghi: "Si rendeva utile per la comunità senza chiedere mai nulla in cambio"

San Prospero (Modena), 21 dicembre 2021 - "Ci ha lasciato una bravissima persona, un uomo generoso, un gran lavoratore, un uomo intelligente e siamo tutti profondamente addolorati". Il sindaco di San Prospero Sauro Borghi ha saputo nel tardo pomeriggio di ieri della morte di Angiolino Palmieri. "Sono sconvolto, devo ancora capacitarmi della drammatica realtà", spiega il sindaco dopo aver parlato con il nipote della vittima, Fabio, e con il fratello Carlo. "Angiolino – ricorda Borghi – abitava nella mia stessa via, lo conoscevo da decenni e prima di lui il padre, e quindi quando capitava di incontrarlo con reciproco piacere facevamo due parole, e spesso mi raccontava del suo ultimo volo, della sua passione per gli ultraleggeri, sopraggiunta dopo quella per i cavalli. Angiolino – continua il primo cittadino – era molto esperto, aveva all’attivo tantissime ore di volo, e aveva ottenuto il brevetto con il massimo dei voti, in più era persona prudente, ma tutto ciò non è stato sufficiente, qualcosa è andato terribilmente storto altrimenti non sarebbe accaduta la disgrazia".

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La notizia della tragica scomparsa dell’agricoltore ha rattristato e commosso l’intera comunità, i colleghi agricoltori, i vicini di casa e i tanti che lo conoscevano. "Angiolino Palmieri non solo era un cittadino esemplare, un agricoltore da generazioni, ma di quelli che non ti dava mai problemi, anzi ti aiutava a risolverli. Ricordo ancora – racconta il sindaco – di quando mise a disposizione un ‘grader’, una moto livellatrice per la movimentazione terra, capace di scavare, spostare e livellare e ripulì tante strade bianche di San Prospero, compresa quella a ridosso della sua abitazione. Fece tutto gratuitamente, e anche le parole di ringraziamento che, all’occorrenza, spendemmo un po’ tutti erano per lui un soprappiù tanto amava il suo paese". "Altra nota di merito – aggiunge Borghi – il fatto che tenesse gli argini puliti come il tavolo di casa, sempre curati con amore".

La passione per gli ultraleggeri aveva spinto Palmieri a costruire nella sua tenuta agricola una pista di atterraggio e l’annesso hangar, e con ogni probabilità stava riportando il mezzo a casa. Negli ultimi anni, soprattutto nei mesi invernali, Palmieri si recava spesso nelle Marche, dove aveva acquistato una tenuta agricola, per poi nella stagione in cui la terra si risveglia tornare nella sua San Prospero. Tra la sua gente, che era solita alzare lo sguardo verso il cielo quando sentiva volare un ultraleggero. "Puntavamo il dito e senza esitare sapevamo che Angiolino stava volando sulle nostre teste", ricorda con commozione il sindaco.