GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Anomalie in centro storico : "Attività non dichiarate. Favorire le segnalazioni"

La consigliera Modena invita il Comune ad attivare un canale social ad hoc. Silingardi (M5s): "In altri Paesi c’è un tetto annuo, manca una norma nazionale"

Il consiglio comunale di Modena che, nell’ultima seduta, ha discusso il tema degli affitti

Il consiglio comunale di Modena che, nell’ultima seduta, ha discusso il tema degli affitti

Modena, 22 gennaio 2025 – "In centro storico ci sono diverse attività in affitto non dichiarate che causano sommerso e omertà. Sarebbe opportuno aprire una canale di comunicazione sui social che permetta ai cittadini, nel rispetto della loro privacy, di comunicare situazioni critiche di cui sono a conoscenza". La proposta è stata avanzata dalla consigliera Maria Grazia Modena di Modena per Modena nel dibattito consiliare seguito all’annuncio del sindaco sul giro di vite sugli affitti brevi.

Giovanni Silingardi (M5s) ha rimarcato come per affrontare questo fenomeno occorre avere come priorità le politiche abitative "e la risposta data all’interrogazione segue questo orientamento". Per il consigliere "occorre un grande piano in questo ambito, per cui sono necessarie risorse". Silingardi ha anche sottolineato la necessità di potenziare le attività di controllo sulle attività di affitto e l’introduzione di misure interdittive, ricordando che "in altri Paesi esiste una limitazione di affitti di breve durata a una percentuale annua: in Italia serve una normativa che manca".

Per Alberto Bignardi (Pd) la linea adottata dall’amministrazione comunale "rappresenta un esempio virtuoso di governance urbana, capace di coniugare il rispetto per la libera iniziativa economica con la responsabilità di preservare l’identità e la qualità della vita cittadina". Per il consigliere "con un monitoraggio attento, una regolamentazione efficace e un dialogo aperto con la comunità e gli operatori del settore, Modena potrà continuare a crescere come modello di sviluppo sostenibile, tutelando al contempo le esigenze di residenti, lavoratori e turisti".

Per Avs, Laura Ferrari occorre insistere su una strada che possa "incentivare i proprietari a tornare nel mercato tradizionale degli affitti, facendo ricorso anche all’Agenzia casa che rappresenta, in questo ambito, un aspetto virtuoso". Martino Abrate ha sottolineato come bisogna continuare a insistere affinché "la città sia sempre più abitabile anche grazia a un piano casa che consenta di affrontare l’emergenza abitativa insieme a tutti i soggetti coinvolti". Anche Abrate ha sottolineato l’importanza di rimettere al centro l’Agenzia casa ("capace di fare sintesi tra domanda e offerta"): "La sensazione è che sia poco conosciuta".