Anziano scomparso sui sentieri, oggi l’ultimo tentativo per ritrovarlo

Fanano, in campo anche i cani molecolari. La moglie: "Sono in un limbo". Gli amici: "Fatto inspiegabile"

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"Sono in un limbo. Tutto quello che posso dire è che attendo l’esito delle ricerche che domani (oggi, ndr) riprendono. Mi attengo a ciò che decideranno". E’ ancora incredula la moglie di Luigi Salsi, l’escursionista 78enne scomparso lo scorso 20 luglio durante una gita al Cimoncino insieme alla moglie. La donna non sa darsi spiegazioni: avevano iniziato a passeggiare insieme, poi si erano separati. I coniugi si erano dati appuntamento per pranzo al rifugio, ma Salsi non è mai arrivato. Le ricerche sono state sospese ma oggi sarà effettuato un ultimo tentativo, come deciso dalla prefettura, allargando ‘il raggio’ della perlustrazione. Le ricerche sono state effettuate per una settimana e hanno visto il coinvolgimento di pompieri, carabinieri, soccorso alpino, elicotteri, unità cinofile ma purtroppo fino ad ora ogni sforzo è risultato vano. Oggi, appunto, il sopralluogo vedrà sempre la partecipazione dei cani molecolari. L’uomo era socio da anni del gruppo naturalistico modenese che ha sede nella polisportiva San Faustino. "Ogni tanto faceva qualche presentazione sulle passeggiate – ricordano dal gruppo – ed era esperto in botanica. È un amico e un bravo socio: riprendono le ricerche ma temiamo sia trascorso troppo tempo dalla sua scomparsa. Era in forma, era agile e passeggiava tutti i giorni. Una cosa del genere non si spiega". Una guida esperta dell’Appenino, Davide Pagliai spiega come gli incidenti e gli imprevisti in montagna, durante le escursioni, possano sempre esserci. "Di per sé quelli non sono percorsi per soli esperti ma muoversi in montagna richiede sempre una preparazione fisica in relazione al percorso che si va ad affrontare, che è da ‘calibrare’ rispetto alle proprie possibilità, condizioni fisiche, meteo e attrezzatura in possesso’ – spiega –. Nell’Appennino modenese sono pochi i sentieri con difficoltà tecniche ma gli imprevisti ci possono essere. Quello che posso dire è che i sentieri per quanto riguarda l’alto Appennino modenese sono ben tenuti e ben segnati. Perdere un sentiero, se l’escursionista è in possesso di una carta da seguire e le condizioni meteo sono buone è abbastanza difficile".

Valentina Reggiani