Assalto al portavalori, arrestati due rapinatori

Sarebbero gli autori del ’colpo’ avvenuto davanti al Grandemilia nel 2020. Non è escluso facciano parte della banda che colpì in A1

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Avevano studiato tutto, dagli orari agli spostamenti dei vigilantes, facendo sopralluoghi anche nei giorni precedenti. Dopo il violento colpo si erano poi dileguati con circa 150mila euro. Grazie alle certosine indagini dei carabinieri del nucleo investigativo, però, sono stati individuati e arrestati. Uno dei due era pronto per partire in crociera. Sono così finiti in carcere due dei tre rapinatori che la mattina del 20 gennaio dello scorso anno assaltarono il portavalori della Coop Service a ridosso del centro commerciale GrandEmilia. Ad essere prese di mira le due guardie giurate che avevano appena ritirato i soldi degli incassi delle attività: come da protocollo, una attendeva all’interno del furgone mentre il collega era entrato nell’edificio per ritirare i sacchi con il denaro. Uscendo l’uomo si era trovato faccia a faccia con uno dei banditi che, dopo avergli puntato addosso un fucile, gli aveva strappato dalle mani i sacchi con il denaro contante. Gli arresti nei confronti di due foggiani di 28 e 35 anni sono scattati lunedì sera a Napoli e ad Apricena (Foggia). Ad eseguirli i carabinieri del nucleo investigativo di Modena, insieme ai colleghi di Napoli e Foggia e dei militari dei reparti speciali a seguito delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della procura. Le accuse nei confronti dei presunti banditi sono quelle di concorso in rapina a mano armata, porto illegale di armi e ricettazione. Quella mattina infatti una squadra dell’istituto di vigilanza, incaricata di raccogliere l’incasso del centro commerciale era stata aggredita da tre rapinatori col volto travisato da passamontagnae. Tutto era avvenuto in pochi istanti: mentre una delle vittime era intenta a riporre i valori nel furgone era stata bloccata da uno dei rapinatori che, armato di fucile a pompa, si appropriava dell’arma mentre l’altro metteva le mani sui sacchi del denaro. Nel frattempo il terzo complice, a sua volta armato di fucile a pompa, teneva sotto tiro l’autista del furgone. I banditi erano poi fuggiti a bordo di una Alfa Romeo ritrovata poco dopo e risultata rubata: l’abitacolo era stato ‘ripulito’ con un estintore al fine di cancellare ogni traccia.

Ma così non è stato: i militari sono riusciti a raccogliere parecchi indizi attraverso i sopralluoghi sul luogo della rapina ma anche visionando i filmati di videosorveglianza della zona, dei caselli autostradali e grazie ai tabulati telefonici.

Ora sarà fondamentale capire se i due complici foggiani siano responsabili di altre analoghe rapine ai portavalori come quella avvenuta a giugno in A1 a Modena quando una banda di professionisti a volto travisato, incurante dei tanti automobilisti presenti, ha esploso colpi d’arma da fuoco prima contro le tre guardie, protette dalla carrozzeria del blindato e poi in aria.