OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Ausl e ospedali, bilanci in rosso. Tagli e spese mettono in crisi i conti: "Ma l’assistenza è garantita"

I direttori generali Mattia Altini e Luca Baldino hanno presentato i consuntivi ai sindaci durante la Ctss "Stiamo avviando una revisione dei modelli organizzativi per costruire un sistema sempre più integrato"

"Stiamo avviando una revisione dei modelli organizzativi per costruire un sistema sempre più integrato"

"Stiamo avviando una revisione dei modelli organizzativi per costruire un sistema sempre più integrato"

Modena, 7 maggio 2025 – Conti in rosso per l’Ausl e per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Rispettivamente 19 milioni e 15 milioni di euro di disavanzo: questo quello che si evince dai bilanci presentati dalle aziende alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria. Entrambe chiudono il 2024 in disavanzo, ma dalla Regione arriva la soluzione con varie delibere a copertura. Nello specifico, per quanto riguarda la Ausl cresce il valore della produzione del servizio sanitario, che arriva a 1.533.232.629 contro i 1.492.404.345 del 2023, segnando così un aumento di 40 milioni di euro. Tra i fattori determinanti per questa crescita c’è l’utilizzo dei fondi per ‘quote inutilizzate contributi vincolati di esercizi precedenti’ e i contributi in conto esercizio erogati da Regione o Provincia Autonoma, relativi alla quota fondo sanitario regionale che arrivano a 1.329.667.182 con una crescita di 20 milioni rispetto al 2023. Crescono però molto anche i costi della produzione, che, aumentati del 4%, arrivano a 1.532.331.351: ovvero 56 milioni in più rispetto al 2023. Le voci più dispendiose sono le prestazioni socio-sanitarie a rilevanza sanitaria (111 milioni), gli acquisti di servizi sanitari per assistenza ospedaliera (338 milioni) e per assistenza specialistica ambulatoriale (125 milioni).

"Concorrono a tale incremento – si legge sul bilancio - i maggiori oneri legati all’acquisto di farmaci e dispositivi medici, all’andamento dei servizi sanitari per l’area della degenza ospedaliera, la specialistica ambulatoriale, la psichiatria, la somministrazione diretta farmaci e alla farmaceutica convenzionata". Aggiungendo alla spesa anche proventi, oneri e i 22 milioni di euro di imposte si arriva al conto economico finale: la Ausl di Modena chiude il 2024 in negativo, con -19.868.165 euro in meno. In quanto a spese, degno di nota è la diminuzione del personale con ruolo sanitario, che scende a 3.914, così come per il personale con ruolo professionale e amministrativo. Crescono invece i tecnici. "Il 2024 ha visto incrementi legati agli aumenti dei tassi inflattivi e dei costi energetici oltre agli effetti economici legati ai rinnovi contrattuali, cui va aggiunto il costo crescente di farmaci ospedalieri fondamentali per l’assistenza ai pazienti – ha precisato il direttore amministrativo, Luca Petraglia". Circa 800mila euro sono i costi riconducibili al ricorso alle consulenze mediche da cooperative, "necessarie per garantire i servizi stante le carenze di personale di Emergenza-Urgenza e Ginecologia", specificano dall’Ausl. Per quanto riguarda invece l’Azienda Ospedaliera Universitaria, la chiusura del 2024 è stata fatta con un disavanzo di 15.101.563,54 euro. Le principali spese hanno riguardato l’acquisto di farmaci e dispositivi medici, i servizi tecnici non sanitari e il costo del personale dipendente e atipico. Sul personale, si registra una riduzione di spesa per i contratti interinali. Alla presentazione dei bilanci è seguita l’approvazione da parte di tutti i sindaci, ad eccezione della sindaca di Mirandola Letizia Budri, che si è astenuta con la motivazione della mancanza del tempo necessario per lo studio dei documenti.

Non è mancato invece il commento del presidente Massimo Mezzetti: "Oggi conosciamo – dice – le risorse a disposizione per affrontare questa sfida che richiede a noi amministratori una forte responsabilità nel saper tenere in equilibrio la rappresentanza dei bisogni territoriali dei nostri cittadini con l’efficientamento della spesa. Le esigenze dei territori, infatti, non devono mai prescindere da questo importante obiettivo quello dell’efficientamento della spesa".