
Stefania Cargioli
Stefania Cargioli è la nuova segretaria modenese di Azione. Eletta sabato scorso nel corso di un congresso che ha visto un’elevata partecipazione di iscritti, la neo segretaria non ha incontrato ostacoli nella sua corsa perché il meccanismo congressuale, che imponeva il sostegno di una lista di candidati alla direzione di 20 uomini e 10 donne, non ha consentito ad eventuali avversari di proporre personalità in contrapposizione. E di questo si duole Matteo Ciaccia, organizzatore locale della lista "Dipende da noi" che sosteneva la deputata Giulia Pastorella, candidatasi come alternativa al segretario Carlo Calenda, in quanto "non abbiamo potuto disporre della lista degli iscritti". "Azione Modena – ha commentato la segretaria Cargioli – si conferma come partito operativo e in buona salute ed ha organizzato un vero congresso a livello provinciale con una grande partecipazione. È un partito in cui democrazia e dialogo sono valori imprescindibili, per questo ringrazio gli iscritti che hanno partecipato, quelli che hanno dato fiducia alla mia lista e quelli che hanno preferito non esprimersi. Ripartiamo da questo risultato, consapevoli che c’è tanto lavoro da fare insieme a tutte le persone che vorranno dare il loro contributo in modo costruttivo per portare avanti i temi su cui Azione è impegnata anche nelle amministrazioni in cui abbiamo dei rappresentanti, a partire da Modena. Dal trasporto pubblico con una mobilità efficiente e sostenibile, alla raccolta differenziata fatta in modo efficace e puntuale, alla sanità che non può permettersi lunghe liste d’attesa che pregiudicano percorsi di cura e prevenzione. L’ambiente, la sicurezza, il lavoro, il family act. ... C’è tanto lavoro da fare e siamo pronti a confrontarci con tutti come abbiamo fatto per le ultime elezioni amministrative del 2024".
Il voto sulle mozioni a Modena, però, ha mostrato il volto di un partito che nonostante esprima il co-fondatore nazionale, il deputato Matteo Ricchetti, è attraversato dalla ricerca di una più definita identità, dopo il fallimento del matrimonio con Italia Viva, nel campo centrista e liberal democratico. A Modena la partita sul congresso nazionale è finita con 44 voti a favore di Calenda, cui si richiamano sia Ricchetti che Cargioli, e 40 per la lista Pastorella. "Vittoria sfiorata anche a Modena, – afferma Ciaccia – dove i nostri attivisti hanno ottenuto 40 voti, contro i 44 della lista Calenda nonostante quest’ultima fosse sostenuta dal cofondatore e capogruppo alla Camera, Matteo Richetti". Modena porterà al congresso nazionale sono 2 delegati per Calenda, 1 per Pastorella.
Alberto Greco