Biciplan, tutte le criticità Ecco le ciclabili ’impossibili’

I Comuni del distretto hanno ricevuto 14 osservazioni da cittadini e associazioni. Irrealizzabile una corsia per le due ruote nella strada tra Maranello e San Venanzio

Migration

Aprire alle biciclette una via rurale lungo via Bassa e via Ca’ Bonecati tra Colombarone e Magreta, individuare un percorso parallelo a via Regina Pacis passando per via Frati di Sotto, collocare un’isola pedonale al centro della strada in via Ancora. Sono numerose e molto dettagliate le osservazioni giunte al Biciplan, il piano che coinvolge i quattro Comuni del distretto e ha l’ambizione di costruire una rete ciclabile che attraversi l’intero comprensorio. I Comuni hanno ricevuto 14 rilievi articolati da parte di singoli cittadini, partiti politici e associazioni di settore come Fiab, Legambiente, Fiorano Bike. Un gruppo di residenti a Magreta ha chiesto per esempio di creare ‘zone 30’ in tutte le strade interne della frazione per consentire la creazione di corsie ciclabili, oltre a ricavare una ciclabile tra via del Casone e via Brenta. I Comuni hanno risposto che le proposte saranno valutate, ma per quanto riguarda via del Casone, "le strade indicate sono sterrate e descrivono un itinerario piuttosto defilato rispetto all’asse di connessione principale, che, eventualmente, potrebbe risultare utile più per lo svago e il tempo libero che non per gli spostamenti quotidiani". Un’altra esigenza investe il collegamento di Formigine con l’area industriale di Fiorano, sul quale i Comuni fanno presente che la "realizzazione, ad oggi già in fase di costruzione, della tangenziale Sud di Formigine, dovrebbe portare un alleggerimento del traffico veicolare: con un semplice e veloce intervento di adeguata regolamentazione del traffico si potrebbe poi consentire la percorrenza ciclabile in sicurezza". Pollice verso invece per l’ipotesi di una strada che collega Maranello a San Venanzo: "Una ciclabile lungo tale asse risulta di difficile realizzabilità, vista la ridotta dimensione della carreggiata e la mancanza di spazio adeguato". Tra le osservazioni ci sono anche quelle dei circoli di Fratelli d’Italia del distretto. Una di queste riguardava la Circonvallazione di Sassuolo inclusa nel Biciplan, ma ritenuta non "adatta alle biciclette: meglio studiare percorsi a raggiera che dal centro raggiungano i punti di interesse, con percorsi diretti". La replica è che "l’asse della Circonvallazione è uno dei percorsi principali da completare. Ciò non esclude il fatto che debbano e possano essere utilizzate, nel sistema ciclabile, tutte le strade che collegano i quartieri all’interno dell’anello Circondariale, tutte strade con potenziali ‘Zone 30’ che favoriscono il transito di pedoni e ciclisti". Semaforo rosso al contrario alla proposta del Movimento 5 stelle di Sassuolo che aveva chiesto di "completare la ciclabile che dal polo scolastico passa sotto a via Circonvallazione sud e ora termina in via Montanara. Si potrebbe rendere ciclabile la parte lato canale di via Montanara utilizzando lo spazio ora occupato talvolta da auto in sosta e proseguire per via Giacobazzi, fino all’incrocio con via Mercadante (angolo scuole Ruini). Da qui svoltando a sinistra si entra nel parco Vistarino". Nella controdeduzione però si fa presente che "il collegamento richiesto, dal polo scolastico a via Mercadante, è di fatto già previsto nel progetto rete ciclabile di Sassuolo: prevede il collegamento lungo via Circonvallazione Sud nel tratto compreso tra via Montanara fino all’incrocio con via Tasso, per poi collegarsi alla pista esistente su via Mercadante che procede fino all’ingresso del parco Vistarino". Gianpaolo Annese