Bonaccini: "Sforzo immenso, tutti insieme abbiamo fatto cose straordinarie"

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Nella imminenza della scadenza del suo mandato da Commissario straordinario alla ricostruzione il prossimo 31 dicembre, il presidente dell’Emilia-Romagna ha avuto il privilegio di mostrare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo stato della ricostruzione nella zona del cratere.

Presidente, cosa prova al pensiero di quei giorni?

"Ci sono momenti che non si scordano più: ciascun emiliano sa perfettamente cos’ha provato nel cuore della notte del 20 maggio, o dove si trovava la mattina di nove giorni dopo. Per tutti, qui, c’è stato un prima e c’è stato un dopo".

Al Capo dello Stato ha potuto mostrare una ricostruzione quasi ultimata. Manca come ha detto lei l’ultimo miglio...

"La ricostruzione privata volge ormai al termine, mentre quella pubblica è ben impostata e può essere oggi gestita con regole diverse, fuori da uno stato di emergenza che non c’è più nei termini per cui era stato istituito. Mancano le parti più complicate perché riguardanti edifici, monumenti, castelli, rocche, parti di centri storici che sono tutti o quasi sotto il vincolo delle Sovrintendenze e quindi hanno bisogno di una cura differente. Speriamo che l’aumento dei prezzi delle materie prime non rallenti i cantieri. Noi abbiamo messo in campo alcune misure (l’ordinanza di ieri che riconosce l’aumento dei prezzi dei materiali e aumenta i contributi per sbloccare i cantieri degli edifici privati, ndr), altre le ha messe il governo. Vogliamo avere fiducia che si possa procedere rapidamente". Preoccupato per quanto resta da fare?

"Questo sarà l’ultimo periodo di ’commissariamento’ da parte mia. Credo questo dia il senso di una ricostruzione che in 10 anni ha visto uno sforzo gigantesco, perché qui c’era stato per quantità di danni il secondo sisma più disastroso d’Italia, dopo quello dell’Irpinia. Non è la storia di un eroe che salva il mondo, ma di una comunità che insieme compie una cosa straordinaria".

Cosa chiede al governo in previsione della fine dello stato di emergenza?

"Chiediamo che le risorse vengano garantite fino all’ultimo e che a fronte di una novità come la crisi energetica ci sia data una mano. Abbiamo incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli proprio pochi giorni fa e ho fiducia che come sempre troveremo un buon accordo".

Cosa resta da fare riguardo al patrimonio pubblico?

"Alcune opere hanno già la progettazione conclusa. Si tratta solo di andare in appalto. Per altre sono già partiti i cantieri e i timori sono quelli che si fermino o non ci siano le risorse sufficienti per completarli. Ma dobbiamo ricordare che ciò che allora pareva impossibile oggi è realtà".

Alberto Greco