"Boom di servizi a distanza Promossa la città smart"

L’assessore Ferrari: "Gli investimenti fatti in questi anni ci hanno permesso di reagire prontamente al lockdown. Gran lavoro per educazione e cultura"

Migration

di Vincenzo Malara

Una città sempre più ‘smart’ deve sapersi adattare anche alle fasi di emergenza. Servizi, lavoro, scuola, welfare, cultura, sono tutti ambiti che non possono fermarsi neppure quando gli spostamenti fisici vengono inibiti. Come sta andando? Ne abbiamo parlato con l’assessora alla Smart City, Ludovica Carla Ferrari.

Mai come in questo periodo la Città Smart ha messo in campo le sue capacità. Quali servizi si sono distinti?

"In piena emergenza è stato necessario preservare il funzionamento della città pubblica e privata, la sicurezza ed il sostegno alla vita, dunque ad essersi distinto è stato il sistema nel suo complesso. Gli investimenti in Smart city di questi anni ci hanno consentito di reagire prontamente anche se c’è ancora tanto lavoro da fare. I servizi anagrafici on-line hanno necessariamente avuto un rapido sviluppo (a marzo sono stati rilasciati duemila certificati), aiutati anche dal rilascio dell’identità Spid, come quelli informativi. Ma a crescere rapidamente sono stati tutti i servizi digitali e di inediti ne sono stati creati: basti pensare ai nuovi servizi educativi nati nell’assenza della didattica in presenza, a quelli culturali per consentire la fruizione del patrimonio artistico, alla digitalizzazione delle sedute del Consiglio comunale".

Com’è andata dal punto di vista delle infrastrutture?

"Con il lockdown il traffico in rete è centuplicato, aumentando l’esigenza di connettività dalla mobilità a fibra ottica e wi-fi domestico. Gli sforzi di questi anni per sviluppare investimenti pubblici e privati hanno avuto lo scopo di spronare le imprese di telefonia ad investire anche dove hanno meno vantaggio. Recentemente il Comune ha firmato una convenzione con Open Fiber per la cablatura con la banda larga del territorio comunale, che prevede anche di connettere gratuitamente una cinquantina di immobili pubblici. Intanto, prosegue lo sforzo dell’amministrazione per ampliare la videosorveglianza e l’estensione della rete Man e dei punti di wi-fi gratuiti".

Pure gli uffici comunali si sono organizzati con lo smart working.

"Ad oggi i dipendenti che hanno svolto il lavoro in modalità ‘agile’ sono un migliaio, ovvero più del 60% del personale complessivo. Allo stesso modo l’attività politica e di programmazione ha fatto affidamento sulla tecnologia e ogni giorno si svolgono circa 50 videoconferenze".

Avete acquistato strumentazioni ad hoc?

"Certo, basti pensare che sono state distribuite 100 postazioni di lavoro, gestite circa 5mila richieste di assistenza informatica, e sono stati attivati nuovi servizi, come per la gestione dei buoni spesa con l’attivazione di un form in grado anche di protocollare automaticamente le domande (4.400 quelle arrivate)".

C’è in via di definizione il nuovo Piano della Smart City: cosa si può anticipare?

"Sarà una strategia organica a tutti gli ambiti per la qualità della vita con obiettivi misurabili al 2024, al 2030 e al 2050 su 4 assi: infrastrutture per la connettività, servizi on-line e semplificazione, diritti e cultura digitale ed infine progetti speciali, perché è dalle tradizioni locali che traiamo la forza per essere innovativi in senso globale nell’ottica di una vera città europea. Un’attenzione particolare dovrà essere dedicata a supportare la filiera del turismo, del commercio e dei pubblici esercizi messa duramente alla prova. In questo senso, il Festival Smart, confermato dal 25 al 27 settembre, sarà un momento di sintesi".