Boscoverde guarda al futuro "Siamo pronti a ripartire"

Rita Poggiali è la storica titolare del bed and breakfast di Casa dell’Alda Le restrizioni creano disagi al turismo locale: "Ma abbiamo richieste per agosto"

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E’ iniziata la settimana di Pasqua ‘blindata’ in Appennino, dove si sentirà maggiormente il mancato arrivo di turisti, in attesa anche di rivedere gli assetti futuri del settore. Ne parliamo con Rita Poggiali del B&B Boscoverde posto nella natura di Casa dell’Alda a S.Annapelago. "Boscoverde nasce nell’ottobre 2007, il primo della zona, dalla mia idea -dice Rita- di valorizzare i posti splendidi in cui si trova, offrendo un tipo di ospitalità conosciuta ed apprezzata, soprattutto all’estero, ma ancora non presente sul territorio. Nasce un po’ per scommessa e un po’ per avventura, con molto entusiasmo e pochi soldi, e nasce molto piccolo, una sola camera a disposizione degli ospiti in un antichissimo casale fra i boschi e sulla riva di un torrente di montagna. In Comune trovai la massima disponibilità per diversificare l’offerta turistica e in brevissimo tempo riuscii ad aprire". Rita poi parla dell’affermarsi della struttura: "Col passare del tempo Boscoverde è cresciuto, arrivando ad avere tre camere con bagno privato (il massimo consentito per un b&b), con clientela, prevalentemente italiana che non arriva da molto lontano, in cerca di natura incontaminata, tranquillità, escursioni, attività e sport all’aperto. E’ cresciuta la richiesta nei mesi estivi e nei finesettimana autunnali e primaverili, mentre il lavoro nella stagione invernale è molto legato alla presenza della neve". Rita poi ci parla della difficile situazione attuale: "Mi preparavo ad affrontare con entusiasmo una nuova stagione, quando è arrivato il cataclisma covid e adesso nessuno sa cosa sarà del turismo estivo nel nostro Appennino, e le conseguenze economiche sono disastrose per tutti. Alcuni affezionati clienti hanno voluto prenotare, soprattutto nel richiestissimo periodo del Ferragosto, e questo mi dà un po’ di speranza. Ovviamente tutto dipende dall’evoluzione di questa situazione, ma credo che gli Italiani saranno i primi a potersi spostare, grazie anche alla serietà e l’impegno con cui affrontano oggi i sacrifici dell’isolamento, e nessuno sceglierà (o forse sarà ancora addirittura vietato) i viaggi all’estero. Credo che ci sarà una crescita in tutta Italia del turismo di prossimità, persone che scelgono luoghi di villeggiatura non troppo lontani e senza troppo affollamento". La conclusione sul futuro: "Spero che si mantenga nel tempo una idea di turismo più rispettoso dell’ambiente e che causi meno inquinamento. La nostra montagna, vicina, intatta, offre i valori che adesso riscopriamo essenziali e la vacanza più adatta, e spero che Boscoverde, e tutte le altre strutture, possano avere la possibilità di accogliere e fare sentire al sicuro tutti gli amici che vorranno tornare a trovarci". g.p.