
Una quercia sequoia, pianta molto longeva appartenente alla famiglia delle cupressacee, quasi a simboleggiare la forza e l’importanza della natura, piantumata ieri arricchisce l’area naturalistica Cave di Budrighello a San Possidonio. Inizia da questo gesto l’impegno della associazione Cave di Budrighello e di Ekoclub international di realizzare uno dei pochi concreti obiettivi presi nella recente conferenza di Glasgow Cop26 sul clima per la riforestazione del pianeta. Le Cave di Budrighello costituiscono l’area di cava dove sorgeva fin dalla fine dell’Ottocento una antica fornace, che qui si approvvigionava del materiale per la lavorazione dei mattoni intaccando il suolo argilloso. Abbondata da decenni quella lavorazione, l’ampia area occupata dalla fornace è stata rifunzionalizzata ed è diventata una delle aree naturalistiche più interessanti dal punto di vista ambientale e storico-industriale della provincia. La superficie, infatti, è occupata da laghi, con una profondità variabile tra 1,5 e 2,5 metri, alimentati da acque di falda sotto la supervisione della Bonifica di Burana, con una estensione di circa 55.000 mq di acqua, circondati da 30.000 mq di terreni che il comune di San Possidonio, dopo averne perfezionato nel 2020 l’acquisizione, sta rinaturalizzando e sistemando per creare anche percorsi didattici.
Il progetto, che ha il sostegno di un gruppo di volontari che si sono raccolti nella associazione Cave di Budrighello, è di estendere l’intera zona a valore ecologico. Di forte interesse per le specie arboree presenti e per la fauna, che spontaneamente si sono venute ad appropriare di questo territorio contiguo al percorso del fiume Secchia, l’area è divenuta una lussuriosa oasi, meta di numerose scolaresche e anche di appassionati pescatori e cacciatori, che qui gestiscono nei giorni in cui è permesso un appostamento fisso.
Alberto Greco