
Maurizio Artioli, titolare della ditta ’Maury Moto’
Modena, 18 luglio 2023 – "È una disgrazia terribile quanto è successo, non ci diamo pace. Maury amava il suo lavoro, le moto e le macchine e viveva per la sua nipotina, ossia mia figlia". Elis Artioli piange la tragica e improvvisa morte del fratello Maurizio, ‘Maury’ per tutti, deceduto domenica a Campogalliano dopo essere caduto dal tetto di casa sua. Maurizio, 58 anni, era molto conosciuto in città e non solo per la sua attività: dal 2010 aveva aperto la ‘Maury Moto’, officina di vendita e riparazione moto, in via Canale Carpi.
Domenica mattina era salito sul tetto del suo appartamento, situato proprio a fianco dell’officina, per svolgere alcuni lavoretti di riparazione esterna. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo nel muoversi si sarebbe spostato in un parte del tetto non calpestabile perché non ricoperta dalle tegole ma da pannelli in plexiglas che servivano per fare passare la luce all’interno della sua officina. Le lastre non hanno retto il peso e Maurizio è volato a terra, all’interno dello stabile, picchiando fatalmente la testa. "Sul posto sono giunti subito i mezzi di soccorso, oltre ai carabinieri – prosegue il fratello Elis – che lo hanno trovato a terra. Nonostante ogni tentativo da parte dei sanitari, purtroppo non c’è stato nulla da fare: la botta è stata molto forte e siamo sicuri che Maury non se ne sia neanche accorto". Enorme il vuoto che l’uomo lascia nei suoi familiari e negli amici: "Era gentile e buono mio fratello, ha sempre fatto del bene a tutti. Per Natale andava in ospedale a trovare i malati, faceva volontariato. Abitava da solo e non aveva figli – aggiunge Elis –. Era legatissimo a mia figlia, uno zio straordinario, viveva per lei". Quella mattina Maurizio era insieme ad un amico che gli doveva dare una mano: "Dopo un po’ che non lo sentiva e vedeva – spiega Elis – il suo amico è andato sul tetto e ha visto il buco e il corpo di Maury per terra che non si muoveva. Siamo tutti distrutti. Era mio fratello maggiore, mi ha sempre aiutato e protetto; a volte non riuscivo a dirgli esplicitamente che gli volevo bene, ora è tardi, avrei dovuto dirglielo più spesso. Lo volevo chiamare sabato perché erano alcuni giorni che non ci sentivamo: ero stato al mare con la mia famiglia, siamo tornati sabato, e ci aveva detto che sarebbe passato a trovarci ma poi non è venuto. Non sono neanche riuscito a salutarlo per l’ultima volta. Domenica mattina mi ha chiamato nostro padre con il cellulare di Maury, ho risposto festoso pensando fosse lui. Papà mi ha detto ‘corri, corri qui, tuo fratello è caduto’. Non ce l’ha fatta a dirmi al telefono che era morto, ma quando sono arrivato e ho visto anche i carabinieri il terrore si è impossessato di me, ho capito che era successa una disgrazia e ora – commenta tra le lacrime – lui non c’è più".
La salma dell’uomo è stata portata in Medicina legale a Modena, a disposizione dell’autorità giudiziaria; il funerale potrebbe essere fissato nei prossimi giorni. "Condoglianze e un abbraccio alla famiglia – interviene la sindaca di Campogalliano, Paola Guerzoni –. Queste tragedie sono terribili, e anche per questo occorre sempre mettersi in condizioni di sicurezza quando si eseguono lavori in altezza e comunque pericolosi".
Maria Silvia Cabri