Cersaie, ecco le piastrelle a ’risparmio energetico’

Mapei e Panariagroup uniscono le forze per dare un contributo all’ambiente "Attraverso la ricerca abbiamo ottenuto una pavimentazione carbon neutral"

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Mapei e Panariagroup uniscono le forze per dare "un contributo concreto alla salute del pianeta proponendo il primo sistema di pavimentazione 100% carbon neutral, dai materiali di posa alle piastrelle". L’annuncio arriva durante il Cersaie in corso a Bologna. "Questo risultato nasce dalla comune consapevolezza che, a livello globale, edifici, abitazioni e settore dell’edilizia oggi sono responsabili del 36% dell’intero consumo energetico globale; del 37% di tutte le emissioni di CO2 legate all’energia. Quindi, scegliendo un sistema di posa composto dalle piastrelle ultrasottili in ceramica Panariagroup e le iconiche soluzioni Mapei si ottiene una innovativa pavimentazione carbon neutral". Tutte la produzione di CO2 emessa durante il ciclo di vita dai prodotti "viene compensata al 100% con l’acquisto di crediti ambientali certificati per favorire la realizzazione di progetti di energia rinnovabile: 100 m2 di pavimentazione realizzata con questo sistema equivalgono all’assorbimento di 20 alberi". In occasione di Cersaie, Emilio Mussini presidente di Panariagroup e Marco Squinzi, amministratore delegato di Mapei, hanno comunicato la volontà "di unire le energie di entrambe le aziende per proporre un piano di formazione congiunto attraverso l’Academy Mapei che prevederà workshop specifici su sistemi di edilizia sostenibile a partire dal 2023". E sui temi come le soluzioni per combattere l’inquinamento e il cambiamento climatico, il ruolo della progettazione urbana, le comunità energetiche e la riqualificazione degli edifici oggi Qn incontra i protagonisti delle filiere. Agnese Pini direttrice di Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno invita al confronto rappresentanti delle istituzioni, progettisti, ricercatori, imprenditori e soggetti economici, per individuare un nuovo paradigma sistemico, intersettoriale e transdisciplinare in grado affrontare la complessità contemporanea.

Intanto la Cisl lancia un altro sos: "Sono a rischio in futuro, nel settore della ceramica, imprese e famiglie: quello che preoccupa non è il mercato, perché gli ordinativi sono buoni ma i costi di produzione, che sono arrivati a incidere drasticamente sui margini operativi delle aziende".